LO.FT: mostra fotografica "Apice" di Valeria Laureano
Apice di Valeria Laureano
a cura di Roberta Fuorvia
date
22 giugno 2019 / 6 luglio 2019
opening
22 giugno 2019 h 18.30
orari di apertura
martedì-mercoledì-venerdì h. 16.30-19.30
sabato e domenica su appuntamento
dove
LO.FT Via E.Simini 8
Lecce, Italy
Dopo il debutto della mostra all ’ Istituto Italiano di Cultura di San Paolo (Brasile) e la tappa a Napoli, il 22 giugno 2019 il progetto Apice di Valeria Laureano arriva a Lecce negli spazi di LO.FT. La mostra, a cura di Roberta Fuorvia, sarà visitabile fino al 6 luglio 2019.
APICE
Un intenso racconto fotografico ricostruito attraverso sguardi, paesaggi, luoghi e figure sbiadite dal tempo e che ripercorre la straordinaria storia di Apice, l ’ antico borgo beneventano parzialmente evacuato a causa del terremoto in Irpinia del 1962 e poi completamente distrutto e abbandonato a seguito di quello del 1980.
Oggi quel che resta di Apice vecchia è il magnifico viaggio in immagini che l ’ artista propone, dando nuovamente vita a spazi occupati un tempo da gesti quotidiani, oggi dal ricordo delle anime che non li hanno mai lasciati.
Il lavoro è stato elaborato partendo da quanto trovato in loco: lastre di vetro, negativi medio formato, negativi 35mm rinvenuti sul retro di un negozio di bare, sepolte dal terreno umido.
Affianco a questi primi reperti la fotografa ha prodotto negativi dei luoghi e dei paesaggi di Apice vecchia, che sotterra per restituire alle immagini di oggi quel velo di distruzione e nostalgia che abita il paese.
I protagonisti di Apice e le loro storie sono raccolti in un editing dalla plurima leggibilità che può essere interpretato in un quadro globale, attraverso una lettura d ’ insieme; individuale, seguendo una lettura orizzontale che ricostruisce le storie immaginate di ogni singolo soggetto; per concetto, attraverso una lettura verticale che permette al fruitore di schedare e dividere per categorie le fotografie raccolte in quel determinato insieme.
Quest ’ ultimo, essendo prettamente soggettivo, lascia libero il fruitore di captare secondo le proprie esperienze personali quali possano essere le connessioni concettuali al suo interno.
Una contraddizione in immagini in cui il tempo non è più sinonimo di distruzione e abbandono ma di creazione e rinascita.
Considerazioni curatoriali
L ’ allestimento è pensato per cercare di ripercorrere l ’ esperienza dell ’ autrice giocando con elementi materici quali resine e colle, accompagnati da installazioni multimediali e luminose come una vecchia tv vintage in cui sono intrappolati i volti e le voci di Apice vecchia, un lightbox dove sono incastonate le matrici delle lastre di vetro, album di fotografia, un visore retro illuminato dal quale sarà possibile visionare i negativi ritrovati e far viaggiare gli spettatori in una porzione di borgo ricostruita site specific per la mostra di Valeria Laureano.
Valeria Laureano nasce nel 1989 a Napoli.
Consegue la laurea alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere con indirizzo Discipline delle Arti Visive, della Musica e dello Spettacolo presso l ’ Università degli Studi di Salerno. (2011)
Si trasferisce a Roma dove frequenta un Master triennale presso la Scuola Romana di Fotografia. (2011 – 2014).
L’interesse per la realizzazione di progetti personali e ricerche autoriali diventa sempre più forte nel periodo di formazione dell’autrice ed i suoi lavori cominciano a ruotare attorno al ricordo e alla riscoperta di una memoria perduta.
Rientrata a Napoli nel 2017, inizia a lavorare con lo spazio espositivo Magazzini Fotografici in qualità di coordinatrice e fotografa.
Dal 2018, insieme ad altri artisti, segue la ricerca visiva di Body Island Project in qualità di fotografa per la creazione e la scrittura di performances e mostre itineranti sul tema del rapporto tra l ’ uomo e l ’ isola.
Il concetto di corpo nell ’ arte diventa anche il perno centrale di un progetto personale ispirato alla mostra di Robert Mapplethorpe, “ Coreografia per una mostra ” , ospitata dal Museo Madre e inaugurata a dicembre 2018. Il lavoro, tuttora in fase di elaborazione, è parte del laboratorio fotografico ideato dal Museo Madre in collaborazione con Magazzini Fotografici.
Dal 2019 si avvicina all ’ insegnamento con Photo Words Lab di cui è docente ed ideatrice insieme a Roberta Fuorvia. Il corso, ospitato dal CFI-Centro Indipendente di Fotografia di Napoli, approfondisce il rapporto tra fotografia e scrittura attraverso l ’ analisi di libri fotografici d ’ autore.
Nel 2018 è selezionata tra gli otto partecipanti della terza edizione del Laboratorio Irregolare del fotografo Antonio Biasiucci.
Roberta Fuorvia Curatrice e consulente per progetti fotografici.
Nel 2014 è stata coordinatrice italiana della prima edizione di European tour organizzato da Photo Workshop New York di SpazioLabò.
Nello stesso anno, collabora con lo studio Tribunali138 del fotoreporter napoletano Luciano Ferrara. Ha curato The phone book-solo exhibition di Robert Herman per la galleria LO.FT di Lecce durante il suo periodo di collaborazione come curatrice (2015-2016).
Ha lavorato con professionisti di fama internazionale come Richard Tuschman, Amber Terranova, Peter Funch, Elisabeth Biondi , Sylvia Plachy, Boogie, Brian Griffin.
Cura con Irene Alison un concept di mostre fotografiche per l ’ Aeroporto Internazionale di Napoli fondando nel 2015 VIA - Vision In Airport di cui è coordinatrice artistica.
Dal 2015 insegna editing e allestimento spazi espositivi a CFI Centro di Fotografia Indipendente di Mario Spada.
E ’ stata direttrice artistica per Napoli del format americano Slideluck insieme a Teodora Malavenda e con la collaborazione di Maria Teresa Salvati (2015-2017).
Da aprile 2016 è curatrice di Magazzini Fotografici di Yvonne De Rosa .
Nel novembre 2017 cura la sua prima mostra all ’ estero (presso CIEE, San Paolo, Brasile) esponendo, con il sostegno dell ’ Istituto Italiano di cultura, il progetto Apice della fotografa Valeria Laureano. Insieme a Sara Lupoli (danzatrice), Valeria Laureano (fotografa) e Giuseppe Riccardi (multimedia artist) nel 2018 dà vita a Body Island Project: una performance itinerante e site-specific sul tema del rapporto tra uomo e isola dove fotografia, danza e video sono le voci narranti protagoniste. Nel gennaio 2019 nasce Photo Words Lab di cui è ideatrice e docente insieme a Valeria Laureano. Il corso, ospitato dal CFI-Centro Indipendente di Fotografia di Napoli, approfondisce il rapporto tra fotografia e scrittura attraverso l ’ analisi di libri fotografici d ’ autore.