"WARNING: NOT ARE TOYS", opere di Walter Spennato
Dal 1° al 31 agosto presso la Villa la Meridiana Libreria kube2 ospita la mostra di Walter Spennato
Redazione
29 luglio 2008 16:17
Venerdì 1° agosto si inaugura alle 21 presso Villa La Meridiana (nello "spazio arte" della libreria kube 2) di Santa Maria di Leuca, Warning: are not toys, le opere grafiche di Walter Spennato. Si tratta di opere realizzate al computer e stampate su carta metal poi applicate su multistrato.
Le provocazioni artistiche di Walter Spennato sono giocattoli pericolosi. Se solo fossero giocattoli. In realtà, la realtà è fonte d'ispirazione autenticamente pericolosa: violenza, pistole, maschere antigas. Il tutto sparato dalla TV su bersagli armati di telecomando scarico. Che diventa killeraggio mediatico. Omicidi di omicidi.
Le diverse densità cromatiche dello stesso tema rafforzano l'impatto, già tagliente di suo, sull'osservatore, che attraversa un labirinto sensoriale e visivo senza una meta precisa. Il percorso della violenza urbana entra nelle case con un click e le sventra nel silenzio delle famiglie sanguinolente. I dati Istat dimostrano che gli omicidi nell'alveo domestico sono in testa alle classifiche. Fuori casa, ci si protegge con le maschere antigas. Il gas di scarico della banalità. Della mediocrità. Dall'occhio plastico al riflesso che fa riflettere. E la realtà si condensa nelle pupille. Nelle maschere visibili, che fanno massa. Come le invisibili, che prendono pistole per sentirsi sicure. C'è poi una storia tra pistole. Una storia umana. O dell'umanità che annienta se stessa. Fino al mucchio metallico finale. Quattro pezzi esemplari: bang!
Prima che le bombe esplodano, in tutto il loro macabro splendore.
Le provocazioni artistiche di Walter Spennato sono giocattoli pericolosi. Se solo fossero giocattoli. In realtà, la realtà è fonte d'ispirazione autenticamente pericolosa: violenza, pistole, maschere antigas. Il tutto sparato dalla TV su bersagli armati di telecomando scarico. Che diventa killeraggio mediatico. Omicidi di omicidi.
Le diverse densità cromatiche dello stesso tema rafforzano l'impatto, già tagliente di suo, sull'osservatore, che attraversa un labirinto sensoriale e visivo senza una meta precisa. Il percorso della violenza urbana entra nelle case con un click e le sventra nel silenzio delle famiglie sanguinolente. I dati Istat dimostrano che gli omicidi nell'alveo domestico sono in testa alle classifiche. Fuori casa, ci si protegge con le maschere antigas. Il gas di scarico della banalità. Della mediocrità. Dall'occhio plastico al riflesso che fa riflettere. E la realtà si condensa nelle pupille. Nelle maschere visibili, che fanno massa. Come le invisibili, che prendono pistole per sentirsi sicure. C'è poi una storia tra pistole. Una storia umana. O dell'umanità che annienta se stessa. Fino al mucchio metallico finale. Quattro pezzi esemplari: bang!
Prima che le bombe esplodano, in tutto il loro macabro splendore.
Redazione
29 luglio 2008 16:17
