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Pescatori e rivenditori, due corsi di formazione su tracciabilità e igiene

Il progetto si chiama “Pescamica”. Il suo scopo: fornire formazione sempre più approfondita per pescatori e titolari di pescherie, con l’ottica ovviamente rivolta al consumatore finale. Partecipanio le riserve naturali del Salento, l'Area marina prottetta di Porto Cesareo e Torre Guaceto

PORTO CESAREO – Il progetto si chiama “Pescamica”. Il suo scopo: fornire formazione sempre più approfondita per pescatori e titolari di pescherie, con l’ottica ovviamente rivolta al consumatore finale. La legislazione cambia di continuo e si approfondisce, e quando si tratta d’igiene e salute, specie in rapporto alla vendita di prodotti alimentari, è fondamentale aggiornarsi, puntando a una qualità crescente e alla sicurezza del prodotto.     

L’attività formativa rientra in una serie di iniziative dell’Area marina protetta Porto Cesareo, ente guidato dal presidente del Consorzio, Remì Calasso, e dal direttore Paolo D’Ambrosio. Due gli appuntamenti previsti, il 24 e il 26 febbraio, dalle 16,30 alle 19,30, presso il nuovo auditorium “Negro” dell’istituto comprensivo locale. Le due giornate di attività formativa, come detto, rientrano nel progetto comunitario “Pescamica”, finanziato con i fondi Fep 2007 2013. L’Amp di Porto Cesareo è il capofila del progetto, al quale partecipano anche la “Riserva di Torre Guaceto” (Brindisi) ed il Comisma (Consorzio nazionale interuniversitario per le scienza del mare).

Nello specifico, i destinatari dei seminari di formazione sono le cooperative di pesca delle riserve marine statali del Salento, quindi le già citate Porto Cesareo e Torre Guaceto. I corsi saranno tenuti dal comandante Antonio Trisolini dell’ufficio locale marittimo Torre Cesarea (dipendente dalla capitaneria di porto di Gallipoli) e dagli specialisti Maurizio Vetrugno e Pierluigi Caricato del servizio veterinario dell’Asl di Lecce (unità operativa di Copertino).

Due gli argomenti specifici, uno rivolto ai pescatori che avrà come oggetto l’etichettatura e la tracciabilità dei prodotti ittici alla luce del regolamento comunitario 1379/2013, gli aspetti igienico-sanitari della conservazione a bordo del pescato e della vendita diretta del pescato; l’altro, rivolto ai titolari di pescherie, verterà sempre sull’etichettatura e la tracciabilità e sugli aspetti igienico-sanitari della conservazione e vendita dei prodotti ittici (in relazione, ovviamente, alle loro specifiche attività).

Convinti dell’importanza di questa attività di rete per la creazione di nuove sinergie tra riserve marine e gli operatori della pesca si sono detti il presidente dell’Amp di Porto Cesareo, Remì Calasso, e il vicepresidente della riserva di Torre Guaceto, Cosimo La Guercia.

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