Organizzata la presentazione del libro "Pesto alla genovese" di Luciano Del Castillo
PRESICCE - La sua foto è diventata il simbolo del G8 di Genova, immagine di una rivolta sfociata poi in inaudita violenza. A venti anni da quell’evento Luciano del Castillo, uno dei più grandi fotoreporter italiani, ripercorre quello che è stato grazie ai suoi iconici scatti, raccolti per la prima volta in un libro “Pesto alla genovese” (Tempesta Editore, collana Istanti, 2021) con la prefazione Filippo Ceccarelli, gli interventi di Maurizio Caprara, Massimo Percossi, Fiorenza Sarzanini e che sarà presentato giovedì 21 aprile - ore 18,30 nella Sala del Trono – Palazzo Ducale, loc. Presicce - Presicce-Acquarica (Le), all'interno della rassegna letteraria "Librarsi".
L’autore Luciano del Castillo dialogherà con Giorgio Biasco.
Durante la serata interverranno per i saluti istituzionali: Paolo Rizzo, sindaco di Presicce-Acquarica; Natacha Pizzolante, assessora alla cultura
La presentazione è a cura dell’associazione culturale Nenè, con il patrocinio del Comune di Presicce-Acquarica.
Il fotoreporter si trovava a Genova il 18 luglio del 2001 e ben presto da cronista di quelle giornate si trova ad essere travolto dalle violenze che ne sono scaturite.
''La scena era apocalittica, perché durante lo scontro, per quanto possa essere pesante, l'adrenalina ti fa tenere duro e a volte non ci si rende conto della gravità di quello che sta succedendo'' - afferma del Castillo.
È stato durante la pandemia, mettendo ordine al suo archivio, che il fotoreporter si è ritrovato a catalogare quelle fotografie che aveva anche inconsciamente rimosso. E a vent’anni dall’evento ha deciso di raccoglierle in un libro per non perdere memoria di quello che è successo.
Il commento di Tempesta Editore: “Luciano del Castillo si è trovato sempre al posto giusto nel momento giusto. Ciò ha reso famosissimi alcuni suoi scatti, anche se, ahimè, la sorte dei fotografi è non essere associati alle loro foto. Anche a Genova ci fu lo scatto perfetto, quello che in un'immagine raccontava la città in balìa dei Black block. Ecco, in quello scatto con la macchina ribaltata e il black block trionfante, con braccio alzato brandendo un coltello, la storia è cambiata, la Nostra storia è cambiata”