Escursione presso Canaloni dei Fani, a caccia di meraviglie
In compagnia del nostro amico geologo Vincenzo Verardi, l'escursione, con un itinerario che si snoda tra i feudi di Presicce-Salve-Ugento e a ridosso della costa ionica salentina, propone un percorso lungo 15 km di notevole interesse archeologico, naturalistico e paesaggistico, intorno ai Canaloni dei Fani, originatisi circa 10 milioni di anni fa da un accentuato fenomeno di erosione della roccia calcarea ad opera di corsi d'acqua di notevole entità.
Il Canalone occidentale, denominato "Canale del Fano", presenta una vegetazione ricca e variegata dovuta alla presenza di un corso d'acqua sotterraneo che presenta una serie di affioramenti e diventa perenne solo a partire da una sorgente perenne posta sotto "la chiusa", un sito di origine messapica costituito da un sistema circolare di grosse mura ciclopiche realizzate con grosse pietre di larghezza pari a 8m e altezza di 4m, che fungevano da protezione dell'insediamento e di cui oggi, purtroppo, è rimasto ben poco. Dal punto di vista naturalistico le sponde del canale presentano un sistema di terrazzamenti coltivati ad ulivi.
Molto ricca è la vegetazione; sono presenti monumentali alberi di noce, orchidee selvatiche, carrubi secolari e piante rarissime come l'"Iris Unguicularis" ed il "Vitex Agnus-Castus". Lungo i costoni si distendono formazioni cespugliose di gariga, lentisco e arbusti caratteristici della macchia mediterranea. E' inoltre presente un corso d'acqua perenne, alimentato da piccole sorgenti di acque sotterranee, percepibile nella presenza di una striscia più o meno continua di canneto a cannuccia di palude. Un tempo questo corso d'acqua giungeva sino al mare. Dal punto di vista storico in "Canale del Fano" evidenzia, lungo il suo lato orientale, lo stanziamento dei Monaci Basiliani attraverso la presenza di grotte con affreschi scavate nella roccia, mentre sul lato occidentale sono numerose le costruzioni in pietra a secco come "liame" e "paiare". Il canalone orientale ("Canale Tariano") invece manifesta la presenza di roverelle, di prati di equiseto, cornioli, alaterni, lauri, noci di notevoli dimensioni, un fitto tratto di lecceta con esemplari monumentali e un fitto sottobosco a Coronilla emerus. Percorrendo il canale è possibile osservare ripari preistorici, fornaci d'età romana, i ruderi di un antico frantoio, pajare, ulivi secolari e canneti. I due canali si congiungono nei pressi di un inghittitoio naturale di origine carsica noto come "Grotta delle Fate", nei cui confronti si sono tramandate diverse leggende, la più antica e suggestiva è proprio quella delle fate.
Punti di interesse:
1. Dolmen Argentina
2. Masseria Don Cesare
3. Aparo Valentini
4. Necropoli a Tumuli dell'età del Rame (IV-III millennio a.c.)
5. Specchia Specolizzi
6. Masseria del Fano (XVI secolo)
7. Insediamento protostorico "La Chiusa"
8. Grotta Basiliana di San Pantaleone
9. Sorgente dei Fani
10. Masseria Serrazza
11. Grotta delle Fate
Fissate bene le stringhe delle vostre scarpe e siate pronti ad immergevi in un suggestivo viaggio nella natura con DieNneAvventura. Punto di ritrovo: nei pressi dell'incrocio SP91-SP339; coordinate geografiche: 39.838565,18.248925
https://goo.gl/maps/zx65VEh9PXP2 .
Partenza. Ore 9,30
Distanza del percorso 15 km circa, difficoltà T (turistica)
info: dienneavventura@gmail.com, mob.3476105658.
AMICI A 4 ZAMPE : SI, sono i benvenuti MA NELL'INSEDIAMENTO PROTOSTORICO NON HANNO ACCESSO.
L'EVENTO E' GRATUITO PER I SOCI. PER I NON SOCI LA QUOTA E' DI 1 EURO.
ARREZZATURA ED EQUIPAGGIAMENTO
Zainetto a spalla
abbigliamento comodo
scarpe da trekking
acqua quanto basta
pranzo a sacco.