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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Prima di tutto l'uomo", il documentario di Elio Scarciglia

L'associazione Arci “Biblioteca di Sarajevo” di Maglie presenta venerdì 3 febbraio il cortometraggio alla presenza dell’autore, nella bellissima cornice del palazzo Capece, sede dell'omonimo liceo, in piazza Aldo Moro a Maglie

MAGLIE – Verrà presentato a Maglie il prossimo 3 febbraio “Prima di tutto l’uomo”, il video di Elio Scarciglia, che prende il nome dai versi di Nazim Hikmet, che aprono la scena, interpretati dalla voce di Carla Guido. Il poeta incita il figlio a rispettare e gioire di ogni elemento della natura, ma a tenere nelle massima considerazione i bisogni dell’uomo. La cronaca, quanto viene raccontato tutti i giorni da quotidiani e televisione va certamente in tutta altra direzione.

“Si inizia così - sottolinea Paola Cillo, presidente dell’associazione Biblioteca di Sarajevo, che ospita l’evento - un viaggio a ritroso nel tempo, si indaga sui diritti negati all’uomo nell’imminente passato, varie testimonianze  raccontano di fatti e misfatti del secolo scorso. Si parte dalla Casa Rossa di Alberobello e si approda alla Risiera di San Sabba di Trieste. Il sud e il nord legati da una bellissima figura di uomo libero, Vincenzo Antonio Gigante, nato a Brindisi, che, pronto a sacrificare anche la vita per i propri ideali, viene arrestato e infine   deportato nell’unico campo di concentramento italiano con forno crematorio, la Risiera di San Sabba appunto, dove fu torturato e ammazzato dai nazisti, senza però rivelare i nomi dei suoi compagni.

Un lungo viaggio per risvegliare la memoria e le coscienze. “Ricordare sempre, odiare mai” è l’esortazione di un ex-deportato. Ed oggi? Secondo quali regole si improntano i rapporti umani? Questa è una delle domande che il documentario pone. Non mancano però episodi di disponibilità e generosità, come è il caso dei cittadini di Alberobello che umanizzano con la loro sensibilità la condizione di degrado fisico e morale  delle persone internate nella Casa Rossa solo perché animate da idee di libertà ed uguaglianza o perché non gradite al regime. Il film vuole essere un monito rivolto soprattutto ai giovani con la speranza che non ricadano in errori ed orrori già vissuti.

Suggestive immagini dei luoghi e documenti d’epoca  supportano le testimonianze di vita vissuta e quelle di studiosi e storici. Vittorio Bruno Stamerra (giornalista e scrittore), Vito Antonio Leuzzi (direttore dell’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo), Adriano Dugulin (direttore dei Musei Civici di Trieste), Francesco Fait (curatore responsabile della Risiera di San Sabba), Sergio Mauri (scrittore), Francesco Terzulli (storico e saggista), Luca De Felice (direttore del Museo del territorio – Alberobello), Boris Pahor (deportato e scrittore) hanno contribuito alla riuscita del documentario con la loro testimonianza.

La serata, organizzata dall’associazione arci “Biblioteca di Sarajevo” si terrà alla presenza dell’autore, nella bellissima cornice del palazzo Capece, sede dell'omonimo liceo, in piazza Aldo Moro a Maglie, a partire dalle 18.30.

 

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