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"Protopapa: l’uomo, l’artista, il ferroviario… il leccese"

Da un'idea di Franco Ciardo, con soggetto e sceneggiatura di Matteo Cannito, si omaggerà una delle più grandi figure intellettuali della storia culturale del Salento.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Mercoledì 12 agosto presso il Teatro Romano, a Lecce, in occasione dei vent'anni dalla scomparsa di Raffaele Protopapa, andrà in scena lo spettacolo teatrale "Protopapa: l'uomo, l'artista, il ferroviario…il leccese". Da un'idea di Franco Ciardo, con soggetto e sceneggiatura di Matteo Cannito, si omaggerà una delle più grandi figure intellettuali della storia culturale del Salento. Il lavoro teatrale infatti mira a ricordare colui che ha dato vita al teatro in vernacolo salentino: il leccese Raffaele Protopapa nato nel 1907 che ha lavorato per più di trent'anni come ferroviere, ha coltivato sin da ragazzo la passione per la scrittura. Insieme all'amico Mario Perrotta frequentava il "Circolo Borsi" dove di tanto in tanto Protopapa recitava le poesie dei giovani autori leccesi, fra questi l'indimenticabile Giuseppe De Dominicis alias "Capitan Black".

L'appuntamento che rientra nell'ambito della rassegna teatrale "Le parole della memoria" è particolarmente atteso dai leccesi e non solo che hanno sempre apprezzato le commedie di Raffaele Protopapa nate dall'osservazione della vita della piccola e media borghesia leccese che abitava nei vicoli del centro storico di Lecce.

Gli animatori del "Centro Studi Raffaele Protopapa" sono i protagonisti di questo ambizioso e ammirevole progetto, guidati e diretti da Matteo Cannito che interpreta Raffaele Protopapa alternato dal più piccolo della compagnia, Samuele Rizzo, che invece indossa i panni di Protopapa da bambino. La struttura narrativa dello spettacolo prevede un alternarsi tra passato e presente dove i personaggi realmente esistiti si incontrano con quelli frutto della fantasia. Tutto ciò è stato strutturato al fine di consentire al pubblico di conoscere appieno Raffaele Protopapa, un uomo straordinario, amante della lettura, che conosceva altre lingue, predisposto ad imparare, che amava nutrirsi di altre opere e non era chiuso nel proprio mondo. "Raffaele Protopapa era una persona intellettualmente onesta" dichiara Matteo Cannito e aggiunge "Ho concepito questo spettacolo come una sorta di viaggio, in fondo lo stesso Protopapa ha sempre viaggiato e non solo per lavoro ma soprattutto con la fantasia. La sua stessa vita era un viaggio".

Raffaele conobbe sua moglie Pasqualina interpretata da Chiara Perrone, non giovanissimo. Entrambi pur svolgendo professioni differenti (lei era maestra di scuola elementare) si completavano amorevolmente. Lina era una donna con uno spirito libero, all'avanguardia, e una volta incontrato Raffaele Protopapa ne è rimasta abbagliata. Questo amore travolgente si è rivelato una fonte di energia per entrambi. Si racconta infatti che spesso lei sollecitava lui a stilare nuovi copioni da sottoporre ai suoi alunni per le recite scolastiche.

Il lavoro di ricerca su Protopapa non è stato semplice, Matteo ha dovuto rincorrere persone anziane che lo hanno conosciuto personalmente perché le fonti scritte erano molto limitate. Fondamentale è stato il contributo di Franco Ciardo che già da tempo sognava di realizzare uno spettacolo su Protopapa finchè non ha incontrato Matteo e a lui, ventiquattrenne di un'inconfondibile bravura professionale e dal talento innato, ha affidato un prestigioso incarico.

Fra i tanti aspetti interessanti dell'intensa produzione teatrale di Raffaele Protopapa non c'è solo quella di aver dato lustro ad una lingua nobile come il dialetto salentino e quello di raccontare attraverso l'ironia delle grandi verità, ma anche la capacità di cogliere la spensieratezza dei bambini che con il tempo va a scemare. "Protopapa - dice Matteo - "ci ha insegnato a rincorrere i nostri sogni e a fare il possibile per realizzarli". Lo spettacolo "Protopapa: l'uomo, l'artista, il ferroviario…il leccese" è uno di quelli.

Da un'idea di Franco Ciardo; soggetto e sceneggiatura di Matteo Cannito; con Chiara Perrone; Dario de Mitri; Gigi Urru; Lilli Quarta; Giuseppe Lauria; Samuele Rizzo.

Service, Audio e Luci: AMS Andrea Gaudino.

Info: +39 329 310 5999

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