"Diario post mortem" di Roberta Cleopazzo presentato al Fondo Verri per la rassegna "Ventisedie"
LECCE - Per la rassegna "Ventisedie", il Fondo Verri e Collettiva edizioni indipendenti, in data 12 febbraio, presentano "Diario post mortem" di Roberta Cleopazzo.
Un percorso all’indietro, dalla morte alla vita, raccontato in un diario scritto a ritmo di musica, ricco di riferimenti letterari, pittorici, fisici. “Diario post mortem” di Roberta Cleopazzo, pubblicato da Collettiva edizioni indipendenti nella collana “Taccuini e altre cose”, è un libro da leggere ma anche da guardare, ascoltare, assaporare. Mescolando appunti, disegni, desideri e riflessioni, “Diario post mortem” è un inno alla rinascita, uno stimolo a rialzarsi e ripartire.
Info sull'autrice
Roberta Cleopazzo, salentina, classe 1976, ha studiato al liceo artistico e poi al Dams di Bologna, dove ha trascorso 25 anni lavorando come graphic designer. A Bologna ha studiato teatro e collaborato con collettivi organizzando festival dedicati alle arti digitali, urbane e alla musica elettronica, nel tempo libero dilettandosi come dj con lo pseudonimo di Rebecca Wilson. Tornata a Lecce nel 2019, in un inverno trascorso isolata al mare, scrive “Diario post mortem” e da qui riparte il suo percorso artistico.
Tra luci, immagini e note, la presentazione proporrà dal vivo il viaggio astratto, psichedelico che si compie nel “Diario”: «Un viaggio dopo la morte», racconta Roberta Cleopazzo, «in spazi immaginari, col corpo che diviene polvere, aria, nuvola, filo che volteggia nello spazio e che può raggiungere qualsiasi cosa immaginata e desiderata da viva, che sia l’insinuarsi in una casa sconosciuta o entrare in un quadro di Van Gogh, salire su un palco e suonare al pianoforte il pezzo sempre sognato e conoscere Satie e altri musicisti, o tuffarsi nel fondale marino dove scoprire meraviglie. Per approdare, infine, nell’universo, nel “filo-spazio”, come è definito nel diario, dove tutto nasce. Dimensioni extraterrene, forme, musiche e arte si mescolano in un viaggio vertiginoso che proverà con la lettura a farvi immergere nelle pagine di un diario e “volare” dalla morte fino a ritrovare la vita».
Reading musicato a cura di Roberta Cleopazzo;
chitarra: Stefano Greco;
chitarra e pianoforte: Cristiano Metrangolo;
proiezioni: Simona De Carlo.