Sagra di San Giovanni a Giuggianello
La Sagra di San Giovanni si svolgerà il 23, 24 e 25 giugno p.v.
Tale evento si svolgerà fuoridal Centro abitato, sulla Serra di Giuggianello (120 m. sul livello del mare) tra olivi e macchia mediterranea davanti ad un incantevole panorama. Ha origini antichissime: durante il medioevo, nel giorno di San Giovanni Battista, che ricorre ogni anno il 24 giugno, tutta la popolazione di Giuggianello si portava in processione sul “ Monte San Giovanni “ per celebrare la Santa Messa in onore del santo col rito greco-bizantino, mentre la notte molta gente si aggirava nei campi per raccogliere le erbe bagnate dalla rugiada considerata avente effetti benefici e catartici.
Dopo la celebrazione religiosa, tutti i partecipanti si fermavano sullo spiazzo antistante la grotta per mangiare, cantare e ballare. Tutto questo come segno di profonda devozione e di ringraziamento per il raccolto delle messi ottenuto.
E’ una delle più antiche feste del Salento legata anche ad un evento miracoloso. Si racconta che in seguito al sopravvento del rito latino su quello greco-bizantino, l’interesse della grotta decadde e che nel XVIII secolo, la figlia del conduttore della vicina masseria “Armino“, con precarie condizioni di salute e in procinto di morire, fu guarita in seguito all’apparizione di San Giovanni.
Con tale miracolo inizia il recupero della cripta non solo dal punto di vista architettonico, con la costruzione di un arco all’ingresso, ma anche dal punto di vista religioso, con il ripristino della celebrazione della messa in onore del Santo.
Il conduttore della masseria, inoltre, per riconoscenza nei confronti di San Giovanni cominciò ad offrire dopo il rito religioso formaggio e vino ai presenti. Questa usanza assunse la valenza di vera e propria tradizione che fu tramandata di anno in anno fino alla seconda guerra mondiale, momento dal quale la grotta cominciò a persistere in uno stato di abbandono e disinteresse.
Questa singolare tradizione è stata recuperata, insieme alla grotta, dal Centro di Cultura Sociale e di Ricerche di Giuggianello. Dal 1990, infatti, ogni anno si rinnova la celebrazione della messa sul piazzale antistante la grotta e, come allora, dopo il rito religioso, si distribuiscono formaggio e vino ai presenti.
Quest’anno si svolgerà col seguente programma:
- Venerdì 23 Giugno: Ore 21:00 Musica dal vivo rock italiano con “Le Iene Band”;
- Sabato 24 Giugno
- Ore 19:30 Celebrazione della santa Messa in onore del Santo sul piazzale antistante la Grotta
- Successivamente si terrà la distribuzione del formaggio e vino così come vuole un’antica tradizione popolare.
- Ore 21:00 Musica folk e da ballo con “I Riviera Salentina”;
- Ore 24:00 Music Platform meets popular cultures con dj Kosmiko e Chico Perulli.
- Domenica 25 Giugno
- Ore 21:00 Musica popolare e pizzica con “Gli amanti di Bacco”
Gli utili saranno devoluti per la manutenzione straordinaria della Grotta Del Santo e del Trappeto ipogeo di proprietà del Centro
Durante la Sagra funzioneranno STANDS GASTRONOMICI con la degustazione di piatti tradizionali salentini . Il piatto forte della Sagra è il gustoso agnellone con patate al forno.
La cripta bizantina di San Giovanni si trova sull’omonimo “ Monte “ ed è a questa che è legata la sagra.
Per raggiungere la cripta bisogna imboccare la strada rurale che dalla strada provinciale Giuggianello-Palmariggi sale sull’altura. Da questo posto, disseminato da secolari olivi e querce coccifere, si può ammirare un incantevole panorama.
Qui, nei mesi estivi, si possono gustare piatti tipici e non della tradizione salentina presso il piccolo ristorante denominato “ IL FOLLARO “ dal nome di una moneta bizantina di Costantino VII e Zoe, coniata a Costantinopoli e trovata durante i lavori di recupero della cripta.
DA VEDERE
E’ ormai risaputo che il Salento non è solo mare e sole ma, soprattutto, arte, storia e cultura, una storia millenaria che si può leggere anche nelle umili pietre che disegnano il singolare mosaico del paesaggio agrario.
Giuggianello fa parte, insieme ad altri paesi limitrofi, del cuore della civiltà megalitica salentina per la presenza di Dolmen e Menhir.
Infatti è operativo un articolato itinerario che permette di visitare punti di enorme interesse archeologico, grazie alle presenza di dolmen e menhir nascosti da secolari ulivi o dispersi nei campi pietrosi.
Questi monumenti furono costruiti da popoli provenienti dall’oriente per i quali l’erezione di grandi pietre costituiva sia un richiamo alla presenza degli antenati sul territorio, sia un’affermazione e un elemento di prestigio.
Il monumento, infatti, può essere eretto come memoria, come tomba o per altri scopi, ma è l’attuazione stessa del lavoro in comune l’atto celebrativo più importante. Spesso la motivazione per la costruzione era più sociale che religiosa, era il desiderio di avere un monumento maestoso che attirasse rispetto sulla comunità nel suo complesso e non semplicemente sul defunto.
A Giuggianello si può visitare il Dolmen “ STABILE “, il menhir POLISANO, quello denominato CROCECADUTA, ma accanto a questi vi sono I MASSI DELLA VECCHIA che colpiscono maggiormente il visitatore per la loro dimensione, forma e scenografia. Questi monumenti, fin dalla preistoria locale, ma anche nella cultura classica e popolare medievale, hanno destato curiosità e alimentato svariate ipotesi interpretative strettamente legate a riti magico – religiosi, al culto dei morti e alle gesta del mitico Eracle.
E’ di recente l’inaugurazione della I^ Sezione Etnografica del Museo Civico e il recupero di un antichissimo TRAPPETO IPOGEO all’interno del quale è possibile visitare il Museo dell’Olio.
(A cura del Centro di Cultura Sociale e di Ricerche di Giuggianello)