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Taranta: l'organizzazione dà i numeri. "Concertone, la Notte dei record"

Il presidente della Fondazione, Massimo Manera, calcola in 200mila le presenze, facendo leva sulle cifre della stampa nazionale, e ricorda anche i milioni di visitatori "virtuali" fra telespettatori e e web. E il sindaco di Melpignano Stomeo ricorda la figura di Sergio Torsello

MELPIGNANO – Passata la festa, è l’ora della conta dei numeri. E gli organizzatori de “La Notte della Taranta” ne sono certi: è stata un’edizione da record. Le cifre vogliono che si sia toccata quota 200mila visitatori solo al concertone.

Questa, almeno, la conta di parte della stampa nazionale, sebbene sia sempre difficile stabilire le cifre reali. Ma un dato che conforta Massimo Manera, presidente della Fondazione, è anche un altro: “Solo cento malori registrati”. E gli stupefacenti, a suo dire, non c’entrerebbero. Piuttosto, “dovuti al caldo e all’elevato tasso di umidità”. E forse anche a qualche bicchiere di troppo, aggiungeremmo noi. Tant’è.

C’è poi il discorso riguardante la pulizia. Il day after non è stato mai un bel vedere, da molti anni in qua, ma Manera rassicura: “La cittadina di Melpignano è stata completamente ripulita già dopo tre ore dalla fine del concertone”. In fin dei conti, il tappeto di rifiuti è l’inevitabile contraltare a una manifestazione che, visitatore in più, visitatore in meno, è comunque ogni volta gigantesca. E questo è un dato incontrovertibile.  

Manera gongola, dunque, e partono i ringraziamenti di rito. Che sono distribuiti per tutti. Anche se in primis si rivolge al presidente della Regione, Michele Emiliano, per aver inserito nel programma di governo il sostegno alle politiche economiche legate agli eventi culturali, proprio come “La Notte della Taranta”. Che, si ricorderà, è un evento itinerante a tappe di cui il concertone rappresenta l’apice. 

Non mancano poi i complimenti ai vari capi delle istituzioni: al prefetto, Claudio Palomba, al questore Pierluigi D’Angelo, al comandante provinciale dei carabinieri Nicodemo Macrì,  al comandante provinciale della guardia di finanza Bruno Salsano, al comandante dei vigili del fuoco Eugenio Barisano,  al direttore generale dell’Asl Giovanni Gorgoni, al primario del servizio di 118 Maurizio Scardia, “che ha gestito l’ospedale da campo attrezzato, esempio di efficienza da esportare come ha detto il ministro del lavoro Giuliano Poletti”, alla Croce rossa e, in sostanza, a ogni singolo uomo indossante una divisa che ha lavorato nella lunga notte.

A tutti, e quindi anche alla polizia locale di Melpignano e dei comuni della Grecìa salentina, alla polizia provinciale, al corpo forestale, senza dimenticare per trasporti e deflusso, Anas, Ferrovie Sud Est e ai gestori privati dei trasporti, i ringraziamenti di Manera per aver mantenuto in piedi, dietro le quinte delle quinte, si potrebbe dire, l’intera macchina.

Ma i numeri sono ben più alti, tanto che Manera fa un sunto dell’intera kermesse. “Un’edizione da record anche dal punto di vista delle presenze - dice -: 350 mila visitatori nelle sedici tappe del Festival, 80mila alle prove generali, 200mila presenze nel piazzale dell’ex Convento degli Agostiniani a Melpignano”.

A questo si aggiungono i media. Tre milioni di radio-telespettatori per le dirette di Rai 5 e Radio 2, 5 milioni  di utenti raggiunti attraverso i canali social dal 17 al 23 agosto, notte da trending topic su Internet con l’hashtag #taranta2015, arrivato al secondo posto delle tendenze. E ancora: “Grande risalto sui Tg e sulle trasmissioni televisive, sulla stampa nazionale ed estera, con duecento operatori dell’informazione accreditati”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Melpignano, Ivan Stomeo, che ricorda inoltre lo sforzo per “recuperare le tradizioni e le culture salentine, non con lo scopo di metterle in vetrina, ma perché attraverso l’interazione continua di tradizione e innovazione, diventino risorsa attiva per trasmettere alle generazioni future un patrimonio in continua evoluzione”.

“La norma internazionale più coerente con gli obiettivi della Fondazione è la ISO 20121:2012 – menziona - che, disegnando i requisiti di un sistema di gestione della sostenibilità degli eventi, è il miglior riferimento per le scelte strategiche della organizzazione di uno dei più noti eventi di risonanza internazionale”. Il che per Stomeo si traduce in “rinnovata attenzione all’ambiente, all’accessibilità delle fasce deboli e svantaggiate, all’inclusività sociale e culturale, alla trasparenza e al rispetto del patrimonio”.

“Con l'edizione 2015 abbiamo dimostrato che c'è un Sud che funziona ed è pronto a raccogliere e affrontare le grandi sfide, grazie alla collaborazione di tutti gli enti coinvolti”. E dopo i ringraziamenti di rito rivolti anche dal primo cittadino alle varie istituzioni, uno speciale “ai veri protagonisti della riuscita del concertone, i miei concittadini, che pazientemente sopportano i disagi e supportano con grande ospitalità, la realizzazione del grande evento”.

Non dimenticando, ovviamente, il maestro Phil Manzanera, “per aver fatto dialogare la sua esperienza musicale con la nostra tradizione”, l’orchestra “per l’impegno continuo e a tutti gli ospiti nazionali ed internazionali del concertone” e una menzione speciale per Sergio Torsello, scomparso di recente. “Nonostante la sua ‘assenza’ ha contribuito anche quest’anno e spero sempre lo farà con il ricordo dei suoi consigli, alla riuscita del Festival de La Notte della Taranta”.

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