Claudio Cavallo Giagnotti e Anna Cinzia Villani per Genius Loci di Astragali Teatro
Fino al 6 maggio proseguono da Lecce gli appuntamenti online di "Genius Loci - performing arts between heritage and future". Ideato e promosso dalla compagnia salentina Astràgali Teatro, sostenuto dal programma "Creative Europe" dell'Unione Europea, che idealmente porta avanti il precedente "Legends on circular ruins", il progetto internazionale coinvolge il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull'Uomo dell'Università del Salento, l'International Theatre Institute – UNESCO e altri partner europei da Romania (Teatro di Stato di Costanza), Spagna (Fondazione della Danza ‘Alicia Alonso’ dell’Università ‘Re Juan Carlos’ di Madrid) e Grecia (Comune e Teatro di Zante).
Sabato 17 aprile alle 19 su YouTube e Facebook (@geniuslociperformingarts) per il focus "Community Heritage - Singing Lands" il cantante e musicista Claudio Cavallo Giagnotti, leader dei Mascarimirì, e la ricercatrice e cantante Anna Cinzia Villani proporranno una rivisitazione del loro "Tamburreddhu a uce". Community heritage è un’azione presente in tutte le Residenze di Genius Loci, che intende scoprire il patrimonio della comunità coinvolte e evidenziarne le espressioni culturali: musica, canti, tradizioni artistiche ed artigianali.
Esperienze di uomini e donne che portano un valore aggiunto alla comunità. Dopo il focus a Zante sulle Omilias (una tradizione teatrale candidata al riconoscimento come patrimonio immateriale dell'Unesco), a Costanza sui canti polifonici e rituali rumeni e in Spagna sulle forme del patrimonio coreutico, a Lecce Claudio Cavallo Giagnotti e Anna Cinzia Villani, utilizzando voce e tamburi (tamburreddhu a uce) raccontano il mondo musicale salentino e la sua relazione con il patrimonio culturale euromediterraneo: canti della tradizione salentina, canti alla stisa, canti in grico, canti d’amore, stornelli, canti d’osteria e di sdegno.
Il tutto immaginato da due artisti che dalla metà degli anni novanta hanno amato la musica del territorio tanto da approfondirne la conoscenza e trasmetterla al pubblico di tutto il mondo, tracciando un ricco percorso sonoro che attinge al prezioso lavoro di ricerca svolto da Alan Lomax, Diego Carpitella ed Ernesto De Martino tra gli anni ‘50 e gli anni ’60.