Giornata internazionale della danza: il messaggio del ballerino Friedemann
«Tutto inizia con il movimento – un istinto che tutti noi abbiamo – e la danza è un movimento raffinato per comunicare. Per quanto la tecnica impeccabile sia importante e colpisca, la vera essenza è in definitiva ciò che la danzatrice, il danzatore esprime all’interno del movimento», sottolinea Friedemann Vogel nel messaggio tradotto da Roberta Quarta per il Centro Italiano dell’ITI, presieduto da Fabio Tolledi, direttore artistico di Astràgali Teatro. «Come danzatori, siamo costantemente in movimento, per creare questi momenti indimenticabili. Indipendentemente dal genere di danza, l’importante è ciò che ogni danzatrice, danzatore si sforza di raggiungere. Perciò, quando all’improvviso non ci è più permesso di andare in scena, con teatri chiusi e festival cancellati, i nostri mondi si fermano. Nessun contatto fisico. Niente spettacoli. Niente pubblico. Mai nella storia recente la comunità della danza è stata sfidata in maniera così collettiva a restare motivata, a trovare la nostra ragion d’essere. Tuttavia, è proprio quando qualcosa di prezioso ci viene portato via che apprezziamo veramente quanto sia vitale ciò che facciamo e quanto la danza significhi per la società in generale. Noi danzatori siamo spesso celebrati per l’abilità fisica, quando in realtà siamo sostenuti ancora di più dalla nostra forza mentale. Credo che questa combinazione unica di agilità fisica e psicologica ci aiuterà a superare questo momento, a reinventarci per continuare a danzare e per continuare a ispirarci».
“Una star mondiale che non ha mai perso la terra sotto i piedi", è stato il modo in cui il Tanz Magazine ha descritto Friedemann Vogel quando è stato eletto "Ballerino dell'anno", per la seconda volta nel 2019. L'anno successivo, il prestigioso German Dance Prize ha onorato il Primo Ballerino del Balletto di Stoccarda della definizione di “Performer Eccezionale”, come riconoscimento della sua lunga e illustre carriera internazionale Considerando come da sempre abbia voluto diventare un ballerino, forse non sorprende che il primo lungometraggio a lui dedicato, si intitoli “Friedemann Vogel – Incarnazione della Danza”. Per oltre 20 anni, il pluripremiato artista si è esibito sui palcoscenici più importanti in tutto il mondo, dalla Scala di Milano al Teatro Bolshoi di Mosca al World Ballet Festival di Tokyo, conquistando sia critica che pubblico. Celebrato tanto per le sue interpretazioni profondamente commoventi in balletti drammatici quanto per le sue esibizioni entusiasmanti in opere più contemporanee, Friedemann detiene il titolo nazionale di "Kammertänzer" - il più alto riconoscimento per un ballerino in Germania.
Fondata nel 1948 a Praga, da esperti di teatro e danza dell’UNESCO, l’International Theatre Institute, unica organizzazione non governativa, operante in ambito culturale, in relazioni formali con l’UNESCO, è presente con Centri Nazionali in circa 100 Paesi, ed ha come obiettivo lo sviluppo di pratiche di cooperazione tra artisti e istituzioni teatrali a livello internazionale, per consolidare collaborazioni tra operatori culturali di tutto il mondo e favorire il dialogo interculturale. Mission primarie dell’ITI sono la promozione della pace attraverso l’arte, il sostegno dell’innovazione nelle arti performative, la valorizzazione delle diversità culturali, il rispetto dei diritti umani nel campo delle arti dello spettacolo. Tra le più note iniziative promosse a livello mondiale dall’International Theatre Institute figurano la Giornata Mondiale del Teatro (27 marzo), l’International Dance Day (29 aprile), il Theatre of Nations, dove si sono esibiti per la prima volta in Occidente, dopo la seconda Guerra mondiale, l’Opera di Pechino, il Berliner Ensemble, il Teatro Kabuki, il Teatro d’Arte di Mosca.
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