Koreja: in scena Marta Cuscunà
Venerdì 23 luglio alle ore 21.00 il Teatro dei Luoghi Fest ospita LA SEMPLICITA’ INGANNATA, Satira per attrice e pupazze sul lusso d'esser donne lo spettacolo di Marta Cuscunà programmato nell’ambito dello Showcase AIDA (Adriatic Identity through Development of Arts), progetto co-finanziato da European Union under the Instrument for Pre-Accession Assistance (IPA II) Interreg IPA – CBC Italy – Albania – Montenegro
Liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine LA SEMPLICITA’ INGANNATA è una storia di Resistenze femminili.
Uno spettacolo che parla del destino collettivo di generazioni di donne e della possibilità di farsi ‘coro’ per cambiarlo.
Nel ‘500 avere una figlia femmina era un problema: agli occhi del padre era una parte del patrimonio economico che andava in fumo al momento del matrimonio. Avere una figlia femmina equivaleva ad una perdita economica. Certamente una figlia bella era economicamente vantaggiosa, perché poteva essere accasata con una dote modesta, mentre una figlia con qualche difetto fisico prevedeva necessariamente esborsi più salati. Purtroppo però, in tempi di crisi economica, il mercato matrimoniale subì un crollo e si dovette cercare una soluzione alternativa per sistemare le figlie: la monacazione forzata.
LA RESISTENZA DELLE CLARISSE DI UDINE. Le monache del Santa Chiara di Udine attuarono una forma di Resistenza davvero unica nel suo genere. Queste donne trasformarono il convento udinese in uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero, di dissacrazione dei dogmi religiosi e della cultura maschile con un fervore culturale impensabile per l'universo femminile dell'epoca. Ovviamente l'Inquisizione cercò con forza di ristabilire un ferreo controllo sul convento e su quella comunità di monache, ma le Clarisse riuscirono a resistere per anni facendosi beffe del potere maschile e creando, dentro il Santa Chiara, un'alternativa sorprendente per una società in cui le donne erano escluse da ogni aspetto politico, economico e sociale della vita.
LA SEMPLICITÀ INGANNATA OGGI. Oggi c'è estremo bisogno di parlare di Resistenze femminili perché nella nostra società la figura femminile è molto contraddittoria: da un lato c’è bisogno di garantire per legge la presenza minima delle donne in politica attraverso le quote rosa; dall'altro proprio le donne sono al centro della vita mediatica in quanto merce di scambio tra politici e imprenditori corrotti. La semplicità ingannata racconta da quali semi è nata la rivendicazione delle donne nel Cinquecento, nel tentativo di ridare slancio a una rivoluzione di cui non sentiamo più il bisogno forse non per un caso fortuito, ma per una precisa strategia che, anche se con modalità apparentemente diverse, schiaccia ancora sotto lo strapotere maschile.
“La semplicità ingannata – spiega Marta Cuscunà nelle sue note di regia - non è un documentario ma un progetto artistico dove il teatro è anche la possibilità di tradire il dato certo o quantomeno di considerare il dato certo come un punto di partenza […] In questo progetto ho cercato di elaborare alcuni lati della vicenda realmente accaduta con analogie che li rendessero più contemporanei e vicini a noi spettatori del ventunesimo secolo. Per questo ho cercato di fare in modo che concetti come “eresia”, “dote” assumessero anche significati altri, più ampi di quelli letterali e che la “monaca forzata” diventasse simbolo non esclusivo della condizione femminile nel suo complesso. Una condizione che ha ancora bisogno di riscatto. La semplicità ingannata parla del destino collettivo di generazioni di donne e della possibilità di farsi “coro” per cambiarlo”.
Un progetto, AIDA, che considera l'intera area programma (Italia Albania e Montenegro) da un unico punto di vista, evidenziando i comuni elementi che esistono tra i cittadini e le comunità di riferimento. Le città pilota di Lecce, Campobasso, Tirana e Ulcinj, messe insieme con l'obiettivo di formare una rete transfrontaliera di comunità nell'area adriatica, saranno animate da vetrine e attività artistiche con l'obiettivo di avvicinarle alla comunità. AIDA vuole stimolare il confronto e la cooperazione tra cittadini, artisti ed enti pubblici attraverso un approccio inclusivo e transnazionale, che possa attivare un confronto diretto con realtà e culture diverse all'interno la zona pilota. Tutte le aree interessate dalle attività sono collegate tra loro e hanno una storia nazionale che in alcuni momenti si è intrecciata con quella degli altri paesi coinvolti.