"Se ti avvicini...": a teatro per la giornata mondiale del rifugiato
Nell'ambito delle iniziative promosse per celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato, giovedì 30 giugno (ore 21, ingresso libero con tessera) l'Ammirato Culture House di Lecce ospita lo spettacolo di teatro forum e teatro d'ombre "Se Ti avvicini" a cura di Claudia Signoretti e Silvio Gioia.
Il progetto è frutto del lavoro collettivo di attori di diverse nazionalità attualmente beneficiari del progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) “Il Salento Accoglie”, gestito dall’Associazione GUS – Gruppo Umana Solidarietà, che ha fortemente voluto e sostenuto l'iniziativa.
Taslim (Bangladesh), Victor (Nigeria), Nathaniel (Nigeria), Abderrazak (Marocco), Muhammed (Gambia), Alieu (Gambia), racconteranno con umorismo e creatività le loro storie, dalla partenza dalla loro terra di origine alla prima accoglienza in Italia, fino alle piccole e grandi sfide ricorrenti della quotidianità italiana. Paura, ostilità, indifferenza, l’altruismo titubante o "inefficace", gli approcci maldestri o disastrosi con le ragazze, saranno alcune delle situazioni e delle difficoltà che, in modo divertente e originale, condivideranno e affronteranno insieme al pubblico.
Cosa possiamo fare per contrastare la malattia più diffusa e pericolosa dei nostri tempi, l’indifferenza? Come possiamo evitare che la paura diventi il fondamento dei nostri rapporti sociali? Come possiamo trovare la giusta distanza nelle relazioni? Stimolato da una serie di giochi, il pubblico di "spett-attori e spett-attrici" sarà invitato a rispondere a queste domande e a intervenire in scena per cambiare la storia, allenandosi ad aiutare il protagonista nelle sue peripezie e ad affrontare quelle situazioni da cui nessuno sarà mai esente, perché tutti possiamo essere vittime della paura e dell’indifferenza e tutti, almeno una volta, forse, “abbiamo superato il confine”.
Ad arricchire lo spettacolo un grande telo bianco sullo sfondo, sul quale gli attori presenteranno alcune scene con l’ombra del proprio corpo. Tali scene hanno l’obiettivo di introdurre le situazioni al pubblico ed offrirne un commento visivo ed emotivo, che rafforzerà l’intensità del racconto, grazie alla potenzialità onirica ed evocativa intrinseca del teatro d’ombre.