Odin Teatret a Lecce: il debutto del nuovo spettacolo "L'albero"
Il più recente spettacolo dell’Odin Teatret, L’ALBERO, applaudito in molte capitali europee avrà la sua PRIMA ITALIANA il 4 ottobre 2017 a Lecce nei Cantieri Teatrali Koreja grazie al Progetto della Regione Puglia fortemente voluto dall’Assessore Loredana Capone, realizzato da Teatro Pubblico Pugliese, e sostenuto dal Fondo speciale per la cultura e patrimonio culturale - Legge regionale 40/2016 - e Fsc 2014_20: intervento “Sviluppo e internazionalizzazione della filiera culturale e creativa dello spettacolo dal vivo – teatro e danza”, in collaborazione con Cantieri Koreja e con il patrocinio del Comune di Lecce.
Il progetto è stato presentato in Conferenza Stampa lunedì 2 ottobre p.v. alle ore 12.00 nei Cantieri Teatrali Koreja alla presenza di Eugenio Barba Regista e Fondatore dell’Odin Teatret; Loredana Capone Assessore Industria Turistica e Culturale Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali della Regione Puglia; Ileana Sapone Ufficio Stampa Teatro Pubblico Pugliese, Antonella Agnoli Assessore Cultura, Creatività e Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Comune di Lecce.
[…] Celebriamo ancora una volta con convinzione la grandezza di un'artista con grande soddisfazione qui nuovamente in Puglia. Una risorsa, un alto riferimento per il territorio, per quello che ha portato avanti e ha realizzato, non solo in Italia ma nel mondo. Sul suo esempio il teatro ha aperto nuove frontiere. Abbiamo imparato a interagire col territorio, con le genti. Una pratica di sviluppo del rapporto col pubblico a 5D. Cultura e teatro in profondità. Importante ospitarlo e offrirlo nella sua opera al pubblico teatrale e a tutti i cittadini [...] Carmelo Grassi, Presidente Teatro Pubblico Pugliese.
Sul palcoscenico dal 4 all’8 ottobre alle ore 20.45, lo spettacolo con la regia di Eugenio Barba, vede in scena tra i dieci interpreti dell’opera, gli attori storici dell’Odin e due Maestri di teatro tradizionale asiatico, il balinese I Wayan Bawa e l’indiana Parvathy Baul.
L’Albero ha debuttato nel settembre 2016 a Holstebro, Danimarca. Prodotto da Wroclaw, Capitale Europea della Cultura e dal Teatro Nazionale di Budapest, è stato presentato in Polonia, Ungheria, Iran, Cina e, dopo Copenhagen e Århus quest’anno Capitale Europea della Cultura, si fermerà una settimana a Lecce prima di proseguire verso l’Ecuador.
Lo spettacolo, è la terza tappa della “trilogia degli innocenti” realizzata dal celebre gruppo danese fondato oltre mezzo secolo fa da Eugenio Barba, considerato un Maestro del teatro internazionale e un protagonista della storia teatrale europea.
Come i due precedenti spettacoli, La vita cronica e Le grandi città sotto la luna, è un affresco di avvenimenti contemporanei che intrecciano conflitti, incubi e speranze di personaggi fittizi e figure storiche realmente vissute.
L’azione si svolge in una caleidoscopica simultaneità commentata da due contastorie. Nel deserto della Siria due monaci yazidi piantano un pero per richiamare gli uccelli che sono scomparsi. In Nigeria una madre riposa sotto l’ombra dell’albero della dimenticanza stringendo tra le braccia la testa della figlia nascosta in una zucca. Un signore della guerra serbo racconta i suoi metodi di pulizia etnica a un signore della guerra liberiano che si accinge a compiere un sacrificio umano, e rendere così invulnerabile il suo esercito di bambini soldato.
In un giardino, arrampicata sull’albero piantato dal padre alla sua nascita, una bambina gioca con le sue bambole. Dà un nome agli uccelli nel cielo e si chiede come vedano la terra dall’alto.
L’albero della Storia cresce forte e morto. Si piega sotto il peso dei suoi frutti e offre conforto e rifugio agli uccelli che volano sopra la testa degli spettatori. Ma che tipo di uccelli sono?
“The Tree-L’Albero è uno spettacolo tra i pudici e lineari nella storia dell'Odin, una vera poesia della morte e dell'innocenza.... La cosa interessante è che Eugenio Barba mette a punto un allestimento diverso dal solito, meno attraversato da ragioni nascoste come altri suoi lavori, che qui rende più evidenti, nella sua lingua teatrale che ormai è storia: la fisicità degli attori (oltre ai citati i bravissimi Luis Alonso, Parvathy Baul, Elena Floris, Donald Kitt, Carolina Pizarro, Fausto Pro, Julia Varley),la compresenza di culture sceniche e linguaggi diversi (si parla inglese, italiano, danese, balinese, indiano...), la musica come elemento drammaturgico, la scena che è narrazione e simbolo e i dettagli che vi sono disseminati e che restano nel cuore, come il naso rosso del clown che portano tutti i personaggi, salvo le due narratrici/cantanti: “Il clown? Non c'entra niente - ha spiegato in un affollato incontro col pubblico Barba - Il naso rosso viene quando fa freddo. E là fuori, di questi tempi fa molto freddo”. (Anna Bandettini da “La Repubblica”)
Lunedì 2 ottobre ore 18.00 incontro con Eugenio Barba e Nicola Savarese autori del volume I cinque Continenti del Teatro (edizioni di pagina) nella Libreria Laterza Via Dante 49/53 BARI. Intervengono Maria Grazia Porcelli ed Egidio Pani.
Mercoledì 4 ottobre alle ore 17.30 nel Cinelab Giuseppe Bertolucci - Cineporto di Lecce (Via Vecchia Frigole, n°36) SPECIALE PROIEZIONE del docu-film IL PAESE DOVE GLI ALBERI VOLANO di Davide Barletti e Jacopo Quadri a cura del corso di laurea DAMS (Unisalento), Fondazione Apulia Film Commission e Teatro Koreja. Intervengono Eugenio Barba, Davide Barletti, Jacopo Quadri. Modera il Prof. Luca Bandirali.
Il foyer dei Cantieri Teatrali Koreja a Lecce ospiterà due presentazioni:
Giovedì 5 ottobre alle ore 18.00 I CINQUE CONTINENTI DEL TEATRO. FATTI E LEGGENDE DELLA CULTURA MATERIALE DELL’ATTORE di Eugenio Barba e Nicola Savarese (Edizioni di Pagina, Bari, 2017): un testo di grande teatro, un kolossal di quasi 400 pagine formato album, un montaggio di informazioni, notizie, attrazioni, aneddoti che insegnano, incuriosiscono e fanno riflettere. Alla presentazione parteciperanno gli stessi autori.
Venerdì 6 ottobre sempre alle ore 18.00 ODINO NELLE TERRE DEL RIMORSO. EUGENIO BARBA E L’ODIN TEATRET IN SALENTO E SARDEGNA (1973-1975) di Vincenzo Santoro (Squilibri Editore – 2017). Oltre all’autore, prenderanno parte all’incontro Eugenio Barba e Loredana Capone. Il libro ricostruisce la singolare ed appassionante esperienza sarda e salentina attingendo principalmente a fonti dell’epoca e privilegiando il punto di vista dei protagonisti, individuando anche nessi e relazioni con l’incendio che, da lì a poco, sarebbe divampato attorno al “rinascimento della pizzica”. Con prefazione di Eugenio Barba, le fotografie di Tony D’Urso e scritti di Antonio D’Ostuni e Antonello Zanda.