Le residenze del vento al Teatro Romano di Lecce
Martedì 9 agosto a partire dalle ore 21 il Teatro Romano di Lecce ospita "Le residenze del vento" , contenitore itinerante d'arte, ideato da Davide Morgagni e Valentina Sciurti e realizzato in collaborazione con Therasia Movement Company. L'evento è inserito nel cartellone di "Lecc'è 2016 Festival", la rassegna estiva promossa dal Comune di Lecce.
" Le residenze del vento" è più di uno spettacolo: è un progetto che intende promuovere un nuovo tipo di pratica e di fruizione artistica. Teatro, musica, danza e arti di strada "dialogano" liberamente nello spazio del Teatro Romano, che diviene un contenitore vasto, aperto alla connessione e alla contaminazione tra le arti. Attraverso la formula dell'"open ticket", un biglietto unico che permette l'accesso a tutti gli spettacoli, è possibile la "libera immersione" da parte del pubblico: sin dal primo spettacolo o dai successivi, si resta tutto il tempo che si desidera, si va via quando si vuole.
Una "residenza" informale, temporanea, mobile, un flusso di energie in movimento, come mosse dal vento. «Abbiamo avvertito la necessità di creare uno spazio nomade, un contenitore "senza tappo" di varie espressioni artistiche, per evitare legami strutturali e lasciare all'arte ciò che l'arte è chiamata a fare» dichiarano gli ideatori.
Alle 21 la scena si apre con Riccardino III , per la regia di Davide Morgagni, con Davide Morgagni e Valentina Sciurti. L'opera è costruita sulla riscrittura del celeberrimo Riccardo III shakespeariano, ovvero "la sgraziata parodia del dramma politico, erotico, del pettegolezzo, del dramma culturale tout court: il dramma del risentimento".
Alle 22 Viaggio e torno sarà un ideale itinerario musicale attraverso le tradizioni del mondo - dai fumosi bistrot parigini agli assolati paesi messicani - con la voce di Roberta Baldi e la chitarra di Alessandro Lorusso.
Alle 22.45 un nuovo itinerario, questa volta nel complesso mondo interiore femminile e nei suoi risvolti talvolta comici: L'altra mano dell'amore , una pièce di danza-teatro che è anche un omaggio alla tenace leggerezza di Edith Piaf. In scena Chiara Greco, Davide Morgagni, Giovanna Paiano, Valentina Sciurti; regia e coreografie di Valentina Sciurti.
OPEN TICKET per tutti gli spettacoli 10 euro
Info e prenotazioni 334.6572108 - 347.0868977
Prevendita presso Castello Carlo V di Lecce e Sedile di Lecce ( 12 euro con d.p.)
Service audio e luci: Music Master Panareo
Dipinto in locandina: Roberta Baldi
Gli ideatori
Davide Morgagni nasce a Lecce nel 1977. Si laurea in Filosofia con una tesi di laurea su Nietzsche nella poesia italiana del '900. Autore del romanzo I Pornomadi (Musicaos 2014) e delle pièce teatrali Todo el amor da Pablo Neruda, Riccardino III da William Shakespeare, Il Dottor Mefisto da Christofer Marlowe, Penelope a New York da James Joyce e Federico Garcia Lorca. Dal 2015 collabora con la compagnia di danza sperimentale Therasia Mc.
Valentina Sciurti
danzatrice, coreografa e attrice, nasce a Lecce nel 1989. Si forma presso il CFD di Lilla Melillo. Ha studiato presso Ials di Roma, "The place for dance" di Londra e, affascinata dal lavoro di Pina Baush, dal 2013 partecipa a UNI-TANZ- Lecce campus intensivo con i docenti della Folkwang Universität der Künste di Essen. La sua ricerca personale si avvia nel 2011 in concomitanza con diverse produzioni corografiche e teatrali a cui partecipa.
Produce
No exit
(2013),
L'altra mano dell'amore
(2014), Exit (2015),
De vanitate, la svista di Narciso
(2015), Il vicino (studio da F.Kafka 2015),
Dello spirito di gravità
(studio da F. Nietzsche 2016). Direttrice artistica della Compagnia di danza sperimentale e ricerca di movimento Therasia Movement Company
Dettagli del programma:
RICCARDINO III 21.00 - 22.00
Teatro
Riccardino III
- o come tagliare la testa al classico - è la riscrittura del
Riccardo III
shakespeariano, il sogno ubriaco di un gobbo, di un maniaco, di uno scellerato nel suo folle desiderio di "divenire-cavallo". Operato chirurgicamente il corpo del testo originale, sono amputati dalla scena gli organi familiari e di potere, attraverso una serie di inserimenti ritmici testuali e scritture oscene che rendono la pièce una riduzione burlesca per due
soli attori.
Restano Riccardo e le sue comiche visioni femminili, di donne in conflitto fra loro, che a loro volta contribuiscono alla creazione della sua macchina da guerra. A Riccardino non interessa la pòlis e i suoi relativi deliri educativi, interessa soltanto guardare altrove, dichiarare guerra alla tristezza e al suo linguaggio borghese, ché c'è troppa tristezza, volontà di normalizzare in quello che viene spacciato per Teatro.
Riccardino III
, o la sgraziata parodia del dramma politico, erotico, del pettegolezzo, del dramma culturale tout court: il dramma del risentimento.
Note di regia:
Davvero un teatro per bambini inquieti, questo Riccardino III, per bambini che non ci pensano ad adattarsi al proprio tempo e a starsene buoni. Un teatro che di romantico ha un bel nulla, che prende le distanze dal vanitoso compito di occuparsi del bene della comunità. Un teatro scellerato, brutalmente comico, devoto alla burla, avverso al teatro familiare della messa in scena per genitori e figli. È un provocatore Riccardino, coi denti si presenta al mondo e al tavolo da gioco, coi denti di chi ha imparato a ridere del nulla ed è affamato di tutto!
Riccardino III - o come far fuori Shakespeare - finalmente!
Regia e riscrittura: Davide Morgagni
Con: Davide Morgagni e Valentina Sciurti
Aiuto regia: Valentina Sciurti
Assistente tecnico: Giovanna Paiano
Costumista: Anna Bisconti
VIAGGIO E TORNO 22.00 - 22.45
Musica
La voce di Roberta Baldi e la chitarra di Alessandro Lorusso vi accompagnano in un viaggio attorno alle tradizioni del mondo, attraverso atmosfere, lingue, culture differenti, dai fumosi bistrot parigini alle note calde del Messico. Fil rouge della performance è l'invito a immergersi nei colori evocati dal racconto delle storie.
Voce: Roberta Baldi
Chitarra: Alessandro Lorusso.
L'ALTRA MANO DELL'AMORE 22.45 -23.15
Danza/teatro
Studio sperimentale sulla figura della donna e al lato comico che l'attesa o un rifiuto amoroso possono provocare. La danza, allegra e sbarazzina, gioca teatralmente con la versatilità dell'umore femminile, venendo talvolta sospesa da interventi di testo nella musica.
Lo spettacolo, diviso in due momenti, omaggia nella prima parte Edith Piaf, in una scena che ricorda un bistrot parigino animato dalla complice leggerezza di due ragazzine, incuriosite dalla misteriosa presenza di una donna in attesa della sua cameriera personale.
La seconda parte, sulle musiche di Mina, De Andrè, Carosone, inscena giocosamente la gelosia, la paura di invecchiare, gli effetti sconvolgenti dell'amore.
Regia e coreografia: Valentina Sciurti
Con: Chiara Greco, Davide Morgagni, Giovanna Paiano, Valentina Sciurti
Costumi: Anna Bisconti.