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Giovedì, 28 Marzo 2024
Teatro

Ottimo inizio per la stagione di prosa a Gallipoli: al "Garibaldi" buona la prima

Domenica 14 febbraio Elena Bucci ha inaugurato il Cartellone del Teatro Comunale. Presenti le autorità, sala gremita, entusiasmo e applausi scroscianti per uno spettacolo magico e toccante, con una straordinaria Elena Bucci che ha commosso, ammaliato e divertito il pubblico.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Domenica 14 febbraio Elena Bucci ha inaugurato il Cartellone del Teatro Comunale di Gallipoli. Presenti le autorità, sala gremita, entusiasmo e applausi scroscianti per uno spettacolo magico e toccante, con una straordinaria Elena Bucci che ha commosso, ammaliato e divertito il pubblico.

Inizia nel migliore dei modi il percorso della Stagione di Prosa del Garibaldi, grazie a un emozionante viaggio attraverso i personaggi e le parole d'amore di Anton Cechov. Quella di San Valentino è stata una serata da ricordare per il pubblico del piccolo e prezioso teatro dell'800, incastonato come un gioiello nel cuore del centro storico. "Cuore Matto", messo in scena da Elena Bucci, con Marco Sgrosso e Gaetano Colella, è stato un labirinto di emozioni, di personaggi, di ricordi, di nostalgie, di felicità inespressa e dolore taciuto. Tutta la vita dell'immortale drammaturgo russo Anton Cechov ripercorsa attraverso le lettere fra lo scrittore e la moglie Olga, sin dal loro primo incontro e oltre la vita, nelle lettere appassionanti e dolci che sua moglie continuerà a scrivergli per più di altri cinquant'anni dopo la morte del marito. Lui uno scrittore, lei un'attrice, spesso lontani e uniti solo dalle parole scambiate su carta e da quelle scritte da lui e che lei interpreta e vive sulla scena. Una storia d'amore struggente, un percorso nel quale i personaggi di Cechov si mischiano, si sovrappongono, gli atti unici si trasformano nei racconti, poi si aprono sui grandi drammi, passeggiano attraverso Il Giardino dei Ciliegi e abbracciano il Gabbiano. Senza soluzione di continuità, quasi un flusso di coscienza che attraverso le parole del drammaturgo entrano e pervadono una meravigliosa Elena Bucci, ad occhi chiusi, quasi posseduta dall'anima stessa di Cechov. Le parole scritte divengono pensieri, i pensieri si trasformano in storie, i personaggi divengono fantasmi, spiriti immaginati e reali, come apparizioni della mente che appaiono e scompaiono continuamente. Sul palcoscenico una scenografia minima e riccamente evocativa del magazzino della memoria di uno scrittore, le luci taglienti e fatte di chiaroscuri cangianti, come candele che fluttuano e creano ombre e visioni. "Cuore Matto", senza dubbio, ha incarnato magnificamente lo spirito del giorno di San Valentino.

Al termine della serata con il Teatro ancora gremito, la giovane Direzione Artistica e la Responsabile Comunale del piccolo Garibaldi hanno ringraziato le autorità presenti, il Sub Commissario Straordinario Vincenzo Calignano e la Direzione della Pro Loco della cittadina jonica, senza la quale la Stagione non sarebbe stata possibile. Infine hanno ringraziato il pubblico, parte integrante della scena, invitandolo allo spettacolo successivo, quello che il prossimo 27 febbraio vedrà sul palco le marionette, le spade e i "Paladini di Francia" dei Cantieri Teatrali Koreja. Lo hanno fatto quasi in punta di piedi e con una grande emozione nella voce e sui volti, ricordando che il Teatro Garibaldi vive e batte come un piccolo cuore pulsante al centro di una città.

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CITTA' DI GALLIPOLI

TEATRO PUBBLICO PUGLIESE

PRO LOCO GALLIPOLI

- Teatro Garibaldi - Stagione di prosa 2016 -

PROGRAMMA PROSSIMI SPETTACOLI:

Sabato 27 febbraio 2016

Cantieri teatrali Koreja

PALADINI DI FRANCIA

SPADA AVETE VOI, SPADA AVETE IO!

vita morte e disavventure di Orlando e altri strani paladini

dedicato a Che cosa sono le nuvole di Pier Paolo Pasolini

di Francesco Niccolini

con Francesco Cortese, Carlo Durante, Anna Chiara Ingrosso, Emanuela Pisicchio

regia ENZO TOMA

Giochi di bambini. Giochi di guerra. Marionette. Pupi. Roba vecchia e bellissima. Da spaccare in due a colpi di spada. Sotto: corpi, metallo, amore e guerra. Sopra: fili, voci tonanti e un destino tragico.

La storia comica e tragica dei paladini di Carlo Magno racconta la bellezza e la crudeltà della vita. E se da più di cinquecento anni grandi poeti e oscuri teatranti continuano a provare un piacere immenso a raccontarla, un motivo ci deve essere. Con quelle marionette vorrei raccontare di Rinaldo, Astolfo, Angelica, Bradamante, Fiordiligi, Orlando e, da ultimo, il massacro di Roncisvalle, quella discarica assurda e insanguinata dove tutti quei corpi morirono e furono abbandonati, occhi al cielo, a domandarsi che cosa sono le nuvole. Francesco Niccolini

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Sabato 12 marzo 2016

URA Teatro | Thalassia

Fabrizio Saccomanno

GRAMSCI

Antonio detto Nino

di FRANCESCO NICCOLINI E FABRIZIO SACCOMANNO


collaborazione artistica Fabrizio Pugliese
consulenza scientifica Maria Luisa Righi, Fondazione Gramsci

Frammenti della vita di uno degli uomini più preziosi del Novecento.
Vita assolutamente privata: sullo sfondo il tormentoso rapporto con il PCI e l'internazionale socialista, le incomprensioni con Togliatti e Stalin. E l'ombra di Benito Mussolini. In primo piano invece la feroce sofferenza di un uomo che il fascismo vuole spezzare scientificamente, che vive una disperata solitudine, e in dieci anni di prigionia, giorno dopo giorno, si spegne nel dolore e nell'assenza delle persone che ama: la moglie Julka, i figli Delio e Giuliano. Il primo lo ha visto piccolissimo, il secondo non lo ha nemmeno mai conosciuto.

Proprio le bellissime lettere ai suoi figli sono state il punto di partenza: tenerissime epistole nelle quali Gramsci scrive senza mai nominare il carcere e la sua condizioni fisica e psichica, dando il meglio di sé come uomo genitore e pedagogo. Ma accanto a queste, le lettere di un figlio devoto a una madre anziana che lo aspetta in Sardegna e non capisce. Le lettere di un fratello. Di un marito.

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Sabato 19 marzo 2016

Pierfrancesco Pisani, Progetto Goldstein

Lucrezia Lante della Rovere

IO SONO MISIA

L'ape regina dei geni

di Vittorio Cielo

Liberamente ispirato dalle memorie di Misia Sert, dalle confidenze, ricordi, messaggi, lettere, di Proust, Stravinsky, Diaghilev, Nijinsky, Debussy, Tolouse Lautrec, Picasso, Ravel, Cocteau

regia FRANCESCO ZECCA

co - produzione Fondazione Devlata, DoppioSogno

Dopo il successo di "Malamore", Premio Flaiano, Lucrezia Lante della Rovere continua a dare vita a profili di donne straordinarie che hanno costruito la cultura del '900.

Con la sensibile regia di Francesco Zecca e un testo inedito del poeta Vittorio Cielo, rivela al pubblico italiano l'incredibile storia e la fascinosa personalità di Misia Sert.

Misia Sert, straordinaria mecenate - a lei dobbiamo la scoperta, fra gli altri, di Cocò Chanel - il cui salotto parigino era frequentato da Picasso, Paul Morand, Debussy, fu ritratta da Renoir e da Toulouse Lautrec, ispirò Jean Cocteau e fu definita da Proust "un monumento di storia, collocata nell'asse del gusto francese come l'obelisco di Luxor nell'asse degli Champs Elysées".

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Sabato 2 aprile 2016

Riccardo Lanzarone

CODICE NERO

di e con RICCARDO LANZARONE

musiche Giorgio Distante

luci Michelangelo Volpe

dipinto Pietro Distante

coproduzione Cantieri Teatrali Koreja

Cosa succede quando un uomo qualunque è costretto in un ospedale?

Salvatore Geraci, ex artificiere siciliano, racconta la sua vita: un tempo sospeso e solitario fatto di silenzi, sguardi, speranze e abbandono. Codice Nero viola l'intimità del paziente che aspetta il suo turno. L'attesa diventa l'anticamera perfetta di uno spazio personale dove rivelare chi si era prima della malattia e suppore come andrà a finire. Il tempo di attesa è indefinito e informe: il protagonista ci vive dentro in una costante altalena tra presente, passato e futuro. Si ricorda chi era e immagina chi vorrà essere. Salvatore attende e non smette di chiedere: "Tocca a me?" Intanto prepara un fuoco d'artificio che deve esplodere in tempo o forse mai. Cosa hanno in comune la sanità e la polvere da sparo?

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Venerdì 15 aprile 2016

La Calandra

IL GIOCO

tratto dal romanzo "La panne" di Friedrich Dürrenmatt

con Federico Della Ducata, Donato Chiarello, Luigi Giungato, Piero Schirinzi, Antonio Giuri, Ester De Vitis

scenografie di Piero Schirinzi e Andrea Raho

regia GIUSEPPE MIGGIANO

L'auto di Alfredo, commesso viaggiatore, si guasta fuori città, presso una villetta isolata.

Quattro amici, funzionari di giustizia, popolano questa casa ogni sera, 'giocando' a fare un tribunale diverso dal loro lavoro di ogni giorno.

E qui comincia un gioco, divertente e allegro, con Alfredo, che accetta di fare l'imputato.

Tra barzellette e boutades, grasse risate e brindisi goliardici, comincia un vero e proprio gioco di specchi, dove si setaccia, si seziona e si viviseziona la vita di Alfredo fino a scoprire un particolare, un neo, che via via si allarga, diventa metastasi… Diagnosi che lo stesso Alfredo Traps non ha voluto mai confessare, neppure nel chiuso della propria coscienza.

È solo un caso o è piuttosto una mossa strategica con cui prepara la trappola finale? In un valzer di parola, ebbro di bicchieri e di calici, si cominciano a intravedere profondi crepacci e grovigli di corde.

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Sabato 23 aprile 2016

Bascheidràm Produzioni

Papaveri Rossi

OMAGGIO A FABRIZIO DE ANDRÈ

Passaggi di Tempo

con Walter Santoro - voce, Marco Piazzolla - chitarre, Antonio Filograna - basso e contrabbasso, Claudio De Masi - tastiere e fisa, Giuseppe Pisanò - batteria e voce

Il tributo ricompone il puzzle degli straordinari frammenti dell'arte di Faber, ripercorrendo, attraverso le sue canzoni, un ineffabile patrimonio artistico, senza cedere alla retorica di una facile celebrazione, tentando invece di mantenere forti la sua musica e la potenza disgelante della sua poesia dei suoi messaggi dissacratori, sempre "in direzione ostinata e contraria".

Il risultato è un gradevole itinerario musicale, ben curato, dove fanno capolino, via, via tutti i principali successi di De Andrè, preceduti dalla voce narrante che ne declama, brevemente, l'esegesi e dove i musicisti sono solo comprimari che con sobrietà ed estrema delicatezza, "interpretano" e "danno voce" all'ingente patrimonio musicale che Faber ha lasciato in dote.

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Venerdì 29 aprile 2016

La Fabbrica dei Gesti

OLTREMUNDO

con Stefania Mariano, Claudio Prima, Emanuele Coluccia, Michela Marrazzi, Mariela Cafazzo

direzione musicale Claudio Prima

musiche originali Claudio Prima e Emanuele Coluccia

assistente regia e del movimento Stefania Mariano

disegno luci Marco Oliani

regista, concept e drammaturgia MARCELO BULGARELLI

"Oltremundo" affronta temi di grande attualità, come l'esagerazione dei sentimenti e la superficialità delle relazioni, l'interesse smisurato per ciò che appartiene agli altri, l'immigrazione, la relazione tra l'uomo e la legge, la paura di perdere equilibrio o di lasciarsi andare nelle situazioni che la vita offre. Racconti provenienti da diverse tradizioni popolari, alcune suggestioni cinematografiche o d'autore (in particolare Kafka) hanno spinto il gruppo a costruire una drammaturgia originale. Si portano in scena azioni connesse ad un 'oltremundo' situato dietro a un muro. Le musiche originali sono state concepite all'interno del processo creativo, i musicisti sono in scena anche come attori e le musiche vengono eseguite dal vivo, con strumenti e voci e si riflettono nei gesti degli attori offrendo ritmo e qualità muscolare alle azioni danzate che intessono l'intreccio narrativo.

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Orario delle rappresentazioni

Serali: porta ore 20,30 - sipario ore 21,00

Non sarà consentito l'accesso in sala a spettacolo iniziato.

Il presente programma potrà subire variazioni, indipendenti dalla volontà degli organizzatori, che saranno comunicate tempestivamente secondo gli usi.

BIGLIETTI:

INTERO € 15,00

RIDOTTO € 10,00

STUDENTI SCUOLE SUPERIORI DI GALLIPOLI € 8,00

Posto unico

Condizioni generali di abbonamento e riduzioni:

La tessera di abbonamento non è personale e dovrà essere esibita quale titolo d'ingresso al personale di sala.

Gli abbonamenti e i biglietti ridotti saranno concessi esclusivamente ai giovani under 25 anni e alle persone di oltre 65 anni.

Gli studenti delle scuole superiori del territorio di Gallipoli hanno diritto ad un biglietto di ingresso di € 8,00

Vendita dei biglietti e degli abbonamenti:

La prevendita di biglietti e abbonamenti si terrà presso la Pro Loco - Comune di Gallipoli (Via Kennedy) dal lunedì al sabato, dalle ore 9,00 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 17,30. Il botteghino del Teatro Garibaldi sarà aperto la sera di ogni spettacolo a partire dalle 19,00.

Per informazioni:

Pro Loco tel. 0833.263007 - Cell. 366.1791510 - prolocogl@inwind.it

Ufficio Stampa e Comunicazione: 347 6108823 - info@prolocogallipoli.it

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Ufficio Turismo e Spettacolo

Comune di Gallipoli

Tel. 0833.275538

Pro Loco - Comune di Gallipoli

Via Kennedy

Tel. 0833.263007 - Cell. 366.1791510

prolocogl@inwind.it

info@prolocogallipoli.it

Teatro Garibaldi - Via Garibaldi - Gallipoli (Centro Storico)

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