Suddissimo: il progetto dedicato a Matteo Salvatore che unisce musica e teatro
Domenica 20 giugno 2021 alle ore 21.00 secondo appuntamento per IL TEATRO DEI LUOGHI FEST 2021, rassegna di teatro, musica, danza e incontri giunta alla sua XV edizione. Nell’ambito della Programmazione Puglia Sounds Live 2020/2021 – “REGIONE PUGLIA FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro”, in scena Suddissimo Omaggio a Matteo Salvatore e Adriana Doriani.
Dario Muci, Enza Pagliara, Roberto Licci ed Emanuele Licci con Marco Bardoscia, Marco Tuma e Franco Nuzzo non sono solo cantanti e musicisti, ma veri conoscitori e ricercatori della musica popolare pugliese, con una discografia importante e collaborazioni con le migliori formazioni del genere.
Suddissimo, non è un semplice omaggio al repertorio di Matteo Salvatore, ma una vera e propria immersione nel suo mondo, riproposto con la perizia e la competenza dei musicisti presenti. I brani provenienti dal repertorio di Matteo Salvatore vengono cuciti dai racconti di Frontiera di Fabrizio Saccomanno. Canti e versi che forano lo stomaco, tra i più belli e toccanti, che raccontano la vita non solo degli ultimi, ma degli sconfitti e dei diseredati.
Suddissimo prende spunto, da una ricerca condotta dalla scrittrice italo francese Rina Santoro sul cantastorie di Apricena.
Di lui, Italo Calvino disse: “Le sue parole dobbiamo ancora inventarle”. Matteo Salvatore era la voce della terra, il cantore della povera gente, di quei contadini che lavoravano sotto il sole rovente nei campi della Capitanata. Le sue canzoni erano impastate di sofferenze, privazioni e dolore, aride e sporche come la terra del Gargano, ma nel contempo erano un grido di dolore, un grido di riscatto, resistenza e denuncia.
Nacque nel 1925 ad Apricena in una famiglia poverissima, una delle tante in un’epoca fatta di duro lavoro e tante rinunce. Complice l’incontro con il cantastorie Vincenzo Pizzicoli che lo avvia alla musica, Matteo Salvatore ben presto lascia il paese per cercare fortuna a Roma. A scoprire il suo talento musicale è Claudio Villa, mentre Michele Straniero diventa il suo mentore. Le sue canzoni pian piano arrivano al grande pubblico e da lì il passo verso la televisione è breve. Ben presto, però, la sua figura passa in secondo piano e solo nel nuovo millennio grazie ad Eugenio Bennato, al progetto “Craj” di Teresa De Sio e Vinicio Capossela, la voce e le canzoni di Matteo Salvatore vengono riscoperti. Nel corso degli anni, in tanti hanno celebrato la sua carte, ricantando le sue dolenti ballate, la povertà, le prevaricazioni subite dai contadini.