T(h)ree: viaggio metaforico nel dramma della xylella
Dopo i due Sold-out leccesi, torna in scena T(h)ree, nella suggestiva cornice del chiostro dei Domenicani di Gallipoli.
Lo spettacolo apre la rassegna teatrale Sipari di Pietra, giunta alla settima edizione.
Un vecchio vagone dismesso, in una qualche piccola stazione nel profondo Sud.
I finestrini sono coperti da fogli di giornale, non c’è visuale sull'esterno.
A bordo due ragazzi, intrappolati più o meno volontariamente.
Non ricordano perché si trovano lì sopra, non ne hanno memoria. O preferiscono non saperlo.
Ma la realtà che li attende al di là di quei finestrini non tarderà a bussare prepotente, costringendoli a fare i conti con la propria coscienza.
T(h)ree è il viaggio surreale e introspettivo nell'anima di due ragazzi del Sud, tornati nella propria terra dopo molti anni.
È però anche una storia collettiva, la messa in scena metaforica di due grandi drammi del nostro territorio: l’emigrazione di intere generazioni di giovani verso il Nord – in cerca di maggior fortuna –, e la mutilazione del nostro paesaggio, che giorno dopo giorno vede morire i propri simboli: gli ulivi.
Colpa di un male che qualcuno ha chiamato Xylella.
O forse no, forse la causa è un’altra…
Regia e drammaturgia - Francesco Casaburi
Con - Francesco Casaburi, Miriam Minerba, Angelo Nunzella
Scenografia - Antonio Duma
Durata - 80'