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"Tornasole", Anansi in concerto alle Officine

Prima volta nel Salento, nell'unica data per il sud Italia, grande ed atteso concerto di Anansi, fresco e giovane talento che, in seguito alla pubblicazione del suo secondo album

LECCE - Prima volta nel Salento, nell'unica data per il sud Italia, grande ed atteso concerto di Anansi, fresco e giovane talento che, in seguito alla pubblicazione del suo secondo album e dopo la partecipazione al 61° Festival di Sanremo, parte in tour con tappa esclusiva a Lecce il 16 aprile presso le Officine Cantelmo.

Una serata imperdibile per tutti gli amanti delle "positive vibrations" che durante il live di Anansi potranno immergersi nelle suggestive sonorità reggae, ska, patchanka, r'n'b/hip hop. Non solo. Ad impreziosire l'esibizione saranno importanti special guest con cui Anansi condividerà il palco: vari gli artisti di fama nazionale che irroreranno di buona musica uno spettacolo irripetibile. Tra essi, ospiti d'eccezione come Puccia fisarmonicista degli Apres la Classe; Cico, il cuore e la voce dei Mamafr!ka; Pacoten, singer, producer e selecta tra i fondatori di Sankara Warriors e dell'etichetta Lumumba records.

Un cantautorato energico dai ritmi in levare quello di Stefano Bannò a.k.a. Anansi, nome d'arte ispirato al dio ragno della mitologia afro-caraibica che, nel connubio tra eterogenee espressioni musicali, trova il giusto equilibrio per raccontare un mondo ideale in cui pace, tolleranza tra i popoli, intercultura, responsabilità sociale e amore non sono solo utopiche fantasie.

Fresco di stampa il suo ultimo disco "Tornasole", album di dieci tracce inedite in cui il cantautore dal volto gentile parte per un viaggio metaforico nella primavera dell'anima in un percorso che, traccia dopo traccia, restituisce una personale analisi della realtà.

"Scientificamente -racconta Anansi- la cartina al tornasole certifica i gradi del ph di un elemento. Metaforicamente è il processo che permette di stabilire la veridicità di un argomento. Più in generale, il tornasole riporta 10 diverse gradazioni di colore. Così come in ognuna delle 10 canzoni del disco ho voluto mettere un colore differente".

Il disco contiene anche il pezzo con cui il dolce rastaman si è presentato al 61° Festival di Sanremo nella sezione giovani, Il sole dentro, brano che inizialmente riporta alla memoria le atmosfere radiofoniche e cantabili del dopoguerra, per poi trasformarsi in un ballabile reggae italiano molto apprezzato dalla critica.

Pubblicato per Atlantic/Warner Music, il disco si rivela un interessante lavoro in cui la tradizione melodica pop si sposa con le radici roots e la musica black per un risultato arricchito da raffinate collaborazioni con musicisti come il veterano del reggae nostrano Bunna degli Africa Unite nel brano Can't stop my Music (un "inno alla musica libera" che si chiude citando Bob Marley in alcuni versi del brano Bad Card "voglio disturbare il vicinato perché mi sento troppo bene, voglio metter su il mio disco e alzare il volume al massimo dei watt"), i suoi conterranei trentini The Bastard Sons of Dioniso in Carpe Diem (un coacervo rock che ricorda il prog italiano anni '70, le sonorità di Jane's Addiction, Red Hot Chili Peppers e le chitarre lap-steel di Ben Harper) e Frankie Hi -Nrg in La realtà (rap elettronico fondato su un groove di basso inarrestabile in cui si apre una riflessione "sull'utilizzo che oggi si fa di immagine, immaginazione e realtà").

A Trepuzzigiovedì 14 aprile al Livello 11/8 ritorna la musica live con il concerto dei Marta sui tubi. Ad aprire il concerto le band salentine Lola and the lovers e Colsenno.(h:08:30-8 euro). I Marta Sui Tubi sono una band folk-punk che nasce come duo, formato da Giovanni Gulino e Carmelo Pipitone. Originari di Marsala, registrano il loro album d'esordio "Muscoli e Dei" a fine 2003. Tutta la stampa e televisioni musicali lo accolgono come un capolavoro. Nello stesso periodo la famiglia si allarga con l'inserimento alla batteria di Ivan Paolini.
Per tutto l'anno i Marta sono impegnati in un intenso tour, mentre il disco continua a riscuotere successo tra pubblico e critica, spinto anche dal singolo "Vecchi Difetti". Al MEI 2004 i Marta vengono premiati come miglior gruppo indipendente italiano. Dopo oltre 100 date live, i Marta sui Tubi si fermano e, nel 2005, entrano in studio. Ad ottobre 2005 che il secondo album vede la luce: intitolato "C'è gente che deve dormire". Dal disco vengono estratti i singoli "Perchè Non Pesi Niente" e "L'Abbandono", premiato al MEI 2006 come "Miglior Video". Con la critica che accoglie con entusiasmo il disco ed il pubblico in crescita esponenziale, comincia il lungo tour di "C'è Gente Che Deve Dormire" che supera le 150 date: tantissimi concerti, parecchi sold-out e la certezza che i Marta sui Tubi sono una delle migliori live band in circolazione A inizio 2008 i Marta sui tubi aprono la loro etichetta "Tamburi usati".

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