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Sabato, 20 Aprile 2024
Formazione Parabita

Interazione sociale, arriva il progetto dell’istituto “Giannelli” di Parabita

Strategie e proposte di “Tu6scuola” saranno presentate in un webinar che si svolgerà giovedì 14 gennaio dalle 16 alle 18

PARABITA- Si chiama “Tu6scuola” il progetto di strategie e proposte per un piano di interazione sociale che sarà presentato in streaming nella giornata di giovedì 14 gennaio dalle 16 alle 18 dall’istituto “E. Giannelli” di Parabita, scuola-capofila di una rete di scuole appartenenti al Meridione d’Italia e di un partenariato costituito da associazioni ed Enti collegati alla medesima progettualità.

Per l’occasione, rappresentanti del mondo politico-istituzionale, docenti universitari, esperti in ambito psicoterapeutico illustreranno le best practices che la stessa rete progettuale intende focalizzare e mettere in atto attraverso l’evento divulgativo- formativo, dal quale prenderanno vita ulteriori fasi attive laboratoriali connesse ad una forma di osservatorio sociale che si propone lo scopo di individuare le problematiche emergenti per risolverne le criticità.

La giornata prevede un’unica sessione pomeridiana di lavori così scandita: dopo il saluto di benvenuto del dirigente scolastico prof. Cosimo Preite, si accompagneranno i saluti istituzionali del dott. Vincenzo Melilli dirigente uffico VI Usp Lecce, dott.ssa Filomena Giannelli Dirigente Scolastico Ambito 20, dott. Stefano Minerva Presidente Provincia di Lecce, prof. Sebastiano Leo assessore Regione Puglia. Chiuderà i lavori la dott.ssa Anna Cammalleri Dirigente USR Puglia.

Fra gli interventi si segnalano (in ordine alfabetico): dott. Carmelo Calamia Dirigente Servizio Politico comunitarie Provincia di Lecce, dott.ssa Annalisa Bellino Dirigente Servizio Sistema dell?istruzione e del diritto allo studio regione Puglia, prof. Demetrio Ria – Unisalento – Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’uomo, prof.ssa Maria Rita Parsi Docente, psicopedagogista e psicoterapeuta, componente dell’Osservatorio per l’infanzia e l’adolescenza, Presidente della Fondazione “Movimento bambino” onlus, prof.ssa Stefania Pinnelli – Unisalento - Didattica e Pedagogia Speciale Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’uomo.

IMG-20210110-WA0002-2Interventi dei docenti

Maria Rita Parsi: “La scuola è e deve essere “al Centro” di ogni società civile ed evoluta, ponendosi come “ponte” tra la famiglia e il territorio. E porsi ad operare nel senso della educazione diffusa attraverso l’utilizzo interdisciplinare di tutti i linguaggi per la comunicazione e l’integrazione sociale. Deve essere intesa come “Centro Culturale Polivalente con Biblioteche e Poli Museali annessi” e prevedere inoltre la presenza di un’equipe medico sociopsicopedagogica collegata, in modo interattivo ed interdisciplinare, alle realtà sanitarie, educative, assistenziali, sociali, culturali, artistiche del territorio. Per supportare, assistere e contribuire ad amplificare le competenze degli insegnanti, dei genitori, degli allievi, nel senso della “Formazione dei Formatori”, della prevenzione del disagio minorile, della cura delle devianze e delle possibili dipendenze, soprattutto negli adolescenti. Il progetto Tu6Scuola! si inserisce perfettamente in questa prospettiva che la Fondazione Movimento Bambino ha già tracciato da decenni e che ripropone, ampliandola, attraverso Forma, un progetto multidisciplinare destinato alla comunità educante nel suo insieme. Forma vuole non solo realizzare uno spazio di formazione integrata – emotiva, relazionale, etica, civica – di tutti gli attori del pianeta scuola, ma puntare l’attenzione anche sulla famiglia, che è e rimane la prima agenzia educativa, e sul tessuto di relazioni intrecciato da bambini e ragazzi con i coetanei e con le figure autorevoli degli adulti. L’approccio di Forma, in linea con la visione dell’Agenda 2030, è segnato da una prospettiva ambiziosa: apportare un cambiamento benefico non solo all’interno degli istituti scolastici, ma anche nelle case, nelle strade, nei luoghi di aggregazione, ovunque c’è “vita”.

Stefania Pinnelli: “L’intervento, partendo da una breve sintesi del percorso esecutivo proposto per il progetto Tu6Scuola elaborato dal gruppo di lavoro del CNTHI, discuterà i risultati dell’indagine esplorativa avviata a dicembre e che ha coinvolto il personale scolastico e gli studenti delle reti di scuole. Saranno presentate: le scelte organizzative e gli strumenti di indagine condivise con le pedagogiste Clarissa Sorrentino e Marina De Nunzio, i dati preliminari relativi ai bisogni formativi espressi da docenti, studenti e personale PTA, la percezione di autoefficacia del docente e il valore che essa assume nello svolgimento del ruolo. Saranno inoltre presentati i dati sul benessere scolastico, sulla motivazione allo studio, la percezione di autoefficacia percepita dagli studenti, il rapporto con i compagni e la percezione di inclusione della comunità scolastica.

Relativamente a questo ultimo aspetto si discuterà del senso dell’inclusione e di come essa debba costituire un processo di sviluppo costante delle comunità; infine, si illustrerà il percorso definito dal gruppo di lavoro del CNTHI per il progetto Tu6Scuola e gli obiettivi che si intendono perseguire.

Demetrio Ria: L’approccio teorico alla povertà educativa da cui il gruppo di lavoro è partito è quello socio-costruttivista di matrice culturalista, ovvero, tutti gli interventi educativi sono visti in relazione alla costruzione e attivazione di reti sociali proattive.

Tutti gli interventi di riforma e di sostegno alle politiche sociali (in particolare quelle che hanno come target le famiglie) pongono attenzione alla crescita e allo sviluppo culturale.

L’esame della attuale normativa, così come dei piani di sviluppo seguono orientamenti specifici intendendo intervenire in situazione. Il dato imprescindibile è che tutti questi programmi concorrono ad una idea di cultura anche se la relazione che essi sviluppano in relazione alla povertà varia. I punti di convergenza sono: 1. Attraverso le loro pratiche di educazione dei figli, le famiglie impartiscono un particolare insieme di attributi culturali ai loro figli. 2. L'approccio di una famiglia all'educazione dei figli e le sue caratteristiche culturali quindi si sviluppano in correlazione con lo stato socioeconomico. In altre parole, lo status di classe è, almeno in parte, una questione di cultura. 3. Queste differenze culturali nell'educazione dei figli e nelle abitudini che ne derivano spiegano (in una certa misura) il divario di risultati socioeconomici. Un ambiente familiare e sociale più ricco permette più successo a scuola perché è più probabile che in questi contesti si possano trovare attributi culturali che contribuiscono al successo scolastico. Su questi tre punti c'è un ampio consenso anche nel mondo accademico. I programmi derivano altre conclusioni, più discutibili, di cui al momento non ci interessa. Fatta salva questa premessa, l’attività svolta in questa prima fase è stata quella di chiarire i lemmi chiave del progetto e le variabili principali dell’analisi che si intende compiere. Il gruppo di ricerca, infatti, ha indagato nella letteratura nazionale ed internazionale la cornice concettuale dei seguenti costrutti: Emergenza educativa Emergenza formativa Discriminazione culturale Discriminazione sociale Povertà educativa (nella policromia socio-educativa) e sono stati esaminati alcuni indici di derivazione localizzati sia all’interno della matrice “risorse familiari”, sia in quella delle “risorse genitoriali”. Sono anche state compiute analisi relative alla produzione di modelli di successo di interventi attraverso l’esame di alcune recenti proposte di analisi multivariate e di studi meta-analitici. I risultati di questa ricerca mostrano che la genitorialità è un mediatore chiave della povertà e dello svantaggio in relazione al rendimento degli studenti a partire dai primissimi anni di scuola. Tuttavia, non gli esami compiuti non hanno gettato luce sui meccanismi e sui processi mediante i quali la povertà e lo svantaggio ostacolano la genitorialità positiva, il che aiuterebbe la nostra comprensione del perché alcuni studenti se la cavano meno bene di altri. Quindi alla luce di questa prima analisi avvieremo (prima a distanza e appena possibile in presenza) uno sportello di ascolto dei genitori degli allievi degli istituti (Parabita, Salve, Taviano e Ugento) con l’intento di svolgere una analisi dei bisogni nella direzione precedentemente tracciata, ma anche offrire un servizio informativo su alcune azioni di sostegno promosse dalla Regione e dalla Provincia. La necessità di approfondire, attraverso una indagine di tipo etnografico, la conoscenza dei bisogni delle famiglie in stato di difficoltà educativa e sociale è motivata dall’idea che il concetto di povertà si incarna in modo diverso in territori differenti. L’idea che ci siamo fatta è la seguente: l’approccio al tema della povertà deve poter indagare, nella complessità del fenomeno, almeno tre diverse variabili concorrenti che solo assieme permettono l’individuazione, la creazione e la trasformazione di risorse in opportunità. Le tre dimensioni sono: scuola, famiglia e territorio.

Abstract di progetto

Progetto TU6Scuola! – fasi progettuali allo stato attuale - Avviso Pubblico Art. 2 -10 - DM n. 741 dell’8 agosto 2019 Articolo 8: Fondo per le emergenze educative, progetto TU6Scuola!

Per pianificare gli interventi si è partiti dall’analisi oggettiva dei dati e dei fattori di criticità relativi in particolare all’insuccesso scolastico degli allievi appartenenti al meridione d’Italia, con l’intento di prendere in esame le problematiche legate alla discriminazione sociale e culturale della popolazione disagiata, creando un’interconnessione stabile fra i Protagonisti attivi, a sostegno di tutte le politiche di sviluppo e di inclusione sociale.

Indispensabile è stata la costituzione di un Partenariato e di una Rete inter-istituzionale, formata da EELL, Istituzioni Scolastiche, Associazioni, che ad oggi si sono impegnati intorno ad un tavolo di lavoro comune per predisporre una serie di azioni coordinate ed omogenee, atte allo sviluppo di metodologie e buone prassi a favore dell’interazione sociale e non solo del successo scolastico sic et simpliciter.

La Rete, inizialmente individuata, è stata via via implementata attraverso la richiesta di contributi utili all’analisi delle esigenze emerse in queste prime fasi, i cui risultati verranno diffusi in occasione del convegno del 14 gennaio p.v., finalizzato a proseguire un dibattito proficuo fra Reti territoriali a supporto delle molteplici finalità progettuali che si propongono di raggiungere un unico obiettivo: sperimentare e diffondere approcci integrati, sistemici, ripetibili e sostenibili, migliorando la qualità dei servizi alla persona ( com’è negli intenti dello sviluppo di procedure sostenuto e finanziato dai Fondi della L.440).

Piani di azione sociale rivolti a Territorio, Scuola, EELL, verranno posti in atto a garantire una reale alternativa alla situazione di discriminazione e di marginalità del target di riferimento, sollecitando l’intera collettività verso l’elevazione del livello culturale dei genitori, oltre che dei figli, affinché migliorino gli stili e le condizioni di vita delle famiglie stesse.

L’evento seminariale del 14 gennaio p.v. mira a offrire spunti e sollecitazioni in tal senso, dimostrando già i primi esiti di una tipologia di intervento coordinato per la condivisione di approcci a vantaggio della soluzione delle criticità.

Nel corso della prima fase, infatti, insieme con la pianificazione esecutiva si è avviata una prima mappatura dei bisogni e del disagio, in previsione dell’avvio di una vera e propria sperimentazione prevista (comprensiva di azioni di valutazione di sistema e di prodotto). Attività formative e di accompagnamento alla popolazione scolastica (discenti, docenti e personale ATA) verranno espletate lungo tutto il corso della durata del progetto stesso.

In sintesi, allo stato attuale delle fasi progettuali, le azioni di sistema hanno registrato il progresso di alcuni momenti salienti di cui ho riepilogato in apertura, a grandi linee, gli esiti sottolineando la preziosità delle azioni nelle quali convergono dimensioni tra loro profondamente interconnesse: l’attenzione alla persona, la didattica, la ricerca e il servizio socio-educativo in collaborazione con Famiglie e Territorio. È apparsa di primaria importanza la ri-focalizzazione delle azioni progettuali, ridisegnando alcune linee alla luce del nuovo panorama post-covid con l’intento di combattere le nuove emarginazioni, differenze, isolamenti, emersi prepotentemente in periodo di lockdown e fasi successive.

Per il raggiungimento di tali finalità, ci si è già avvalsi di competenti professionalità afferenti a tre diversi aree, con il supporto delle quali si proseguirà il percorso:

- Gruppo di lavoro coordinato dalla prof.ssa Stefania Pinnelli dell’Unisalento, per azioni rivolte al personale scolastico e agli alunni delle scuole in rete “Tu6scuola!”

- Gruppo di lavoro coordinato dal prof. Demetrio Ria dell’Unisalento, per azioni rivolte alle famiglie, al territorio e alla rete di Attori coinvolti nel progetto “Tu6scuola!”

- Gruppo di lavoro coordinato dalla prof.ssa Maria Rita Parsi, docente psicologa e psicoterapeuta, per azioni di supporto alle emergenze educative. Ciascuno degli esperti sarà protagonista attivo nell’evento on line formativo- culturale ad ampio raggio divulgativo.

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