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Dune sotto attacco in tutto il Salento, la denuncia e l’appello di Adoc

Ombrelloni, tende e auto ovunque. “Da Porto Cesareo a Punta Prosciutto si assiste a comportamenti irrispettosi di alcuni bagnanti e la carenza di vigilanza da parte delle autorità”

PORTO CESAREO- “Come ogni anno, ci troviamo a constatare che una situazione abbastanza grave è quella che si verifica a Porto Cesareo, nel tratto di spiaggia libera che separa i lidi in concessione Tabù e Le Dune. In tale area abbiamo segnalato che le staccionate che delimitano i percorsi pedonali di attraversamento delle dune sono stati divelti, consentendo la creazione di “percorsi alternativi” per raggiungere la spiaggia, non solo illegali ma soprattutto ambientalmente dannosi”: la denuncia dell’Adoc (associazione di difesa ed orientamento dei consumatori) arriva con il mese di agosto alle porte e l’afflusso dei bagnanti in aumento.

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“Noi di Adoc (Associazione di difesa ed orientamento dei consumatori), anche grazie alle segnalazioni pervenute da cittadini più sensibili alle tematiche ambientali, ci troviamo a dover denunciare” prosegue in una nota l’associazione.

“I comportamenti irrispettosi di alcuni bagnanti e la carenza di vigilanza da parte delle autorità competenti stanno portando al degrado delle bellezze naturali del nostro territorio. Anche la cartellonistica, che dovrebbe vietare il superamento e la permanenza oltre la staccionata di protezione delle dune, è del tutto assente, in quanto divelta. Quale dunque il risultato di questa condizione? Sempre più cittadini posizionano illegittimamente il proprio ombrellone o tenda sulla sommità delle dune, tra la vegetazione psammofila e gli arbusti tipici della macchia mediterranea, trascorrendo impuniti e indisturbati la loro giornata al mare e rimanendo totalmente indifferenti nei confronti del danno che stanno arrecando ai cordoni dunali”.

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Ma non solo a Porto Cesareo, stesso degrado, come riporta l’associazione di difesa ed orientamento dei consumatori, anche in un’altra località: “Un'altra rilevazione che abbiamo effettuato è a Punta Prosciutto, ove degli ignoti hanno costruito due muri sul pubblico demanio all'interno della duna sabbiosa”.

E poi ancora: “Spostandoci lungo il litorale opposto abbiamo scoperto che la situazione non migliora. In molte strade di Torre Chianca e Spiaggiabella, zone ricadenti nel Parco regionale Bosco e Paludi di Rauccio (area naturale protetta), l'assenza di divieti di accesso, di sosta e/o di fermata non impedisce agli automobilisti di parcheggiare in aree adiacenti alle dune o alla vegetazione, contribuendo al degrado ambientale e mettendo a repentaglio il già sofferente sistema dunale.

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L’appello di Adoc alle autorità

“Considerando che agosto è ormai alle porte e l'afflusso di bagnanti non può che intensificarsi, l'appello che Adoc rivolge alle autorità è, nel caso di Porto Cesareo, di provvedere nel minor tempo possibile a ripristinare la staccionata e la segnaletica di divieto di scavalco della stessa e d'intensificare la vigilanza affinché nessuno stazioni sulle dune. Similmente si richiede l'immediato intervento per la rimozione del muri abusivi di Punta Prosciutto.

Nel caso di Torre Chianca e Spiaggiabella, l'invito rivolto alle istituzioni competenti è invece quello di adoperarsi per l'installazione della segnaletica stradale e di dissuasori della sosta, al fine di preservare l'ecosistema costiero.

Per concludere, le dune sono elementi naturali antichissimi, tipici della nostra terra, e per poter godere ancora a lungo della loro presenza e bellezza, noi di Adoc ci sentiamo di rivolgere un appello anche tutti i cittadini, affinché prendano maggior consapevolezza dei beni naturali che ci circondano e contribuiscano alla loro preservazione, evitando di assumere atteggiamenti illegali ed incivili".

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