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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Appello degli ebanisti salentini: “Istituzioni ci aiutino a dare seconda vita al legno dii olivo”

“Sia attivato un confronto operativo”, scrivono i firmatari di una missiva indirizzata al governatore, ai vari assessori regionali, al presidente della Provincia di Lecce e ai direttori delle associazioni di categoria

LECCE - Appello degli ebanisti salentini che lavorano il legno di olivo. Un gruppo di artigiani e attivisti si è rivolto alle istituzioni interpellando il governatore Michele Emiliano, i vari assessori regionali, il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva e i direttori delle associazioni di categoria sollecitando concreti interventi. “Gli odg approvati  dalla Provincia e dal Comune di Lecce, già nel 2019, devono tradursi  in  concreti  interventi  pilota, supportati dalla  Regione; mentre è ancora ferma  la proposta  normativa presentata  da un consigliere regionale”, scrivono nella missiva.

“Nonostante tale  vuoto di iniziativa istituzionale  il Salento presenta diverse decine di   laboratori  e progettualità  artigianali e artistiche : con modalità,  approcci , creatività differenti  valorizziamo  i tronchi e il legno d’ulivo. Siamo  una ricchezza culturale, professionale ed economica che merita  il sostegno e la promozione   da parte delle istituzioni, degli enti e delle  associazioni del territorio. Per favorire tale processo, prioritari strumenti  da attivare e obiettivi   da perseguire sono:  la  deroga all’obbligo di espianto  dei monumentali  (seguito in  genere dalla  loro distruzione),  ora condizione  per ottenere i contributi  per il reimpianto;  l’apertura di   centri  -preferibilmente pubblici -  di raccolta e custodia dei tronchi monumentali  per successiva elaborazione  e della parte pregiata del legno;  l’attivazione di corsi di formazione professionale ; la realizzazione di    “giardini della memoria”, in sintonia con gli ecomusei,  conservando in loco i tronchi monumentali; una esposizione  permanente nei musei regionali  dei manufatti prodotti; canali di collegamento  tra offerta e domanda di legno d’ulivo ; infine il sostegno  del  lavoro degli artigiani-artisti, a partire  dai giovani, con apposite misure”, proseguono, elencando una serie di suggerimenti e proposte.

“Occorre finalmente  promuovere  una strategia  complessa  (che avrebbe dovuto essere pianificata già  da anni  con l’avvio degli espianti massivi),  interventi e soluzioni virtuose per dare una seconda vita almeno alla parte pregiata del legno espiantato e  tutelare in ogni modo i tronchi monumentali. Tale  iniziativa pubblica è indispensabile  per  bloccare almeno in parte la “deportazione”  ormai pluriennale del legno e dei tronchi monumentali  verso altre regioni , dove in parte sono valorizzati, ma per lo più  maciullati in pellet e bruciati nelle centrali.  Destinazione ignobile e miope , che produce  affari per  aziende non del  Salento , invece espropriato della materia prima pregiata , a danno degli agricoltori, degli artigiani e artisti locali”, concludono nell’appello i sottoscrittori.

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