“Luoghi del cuore” Fai, la chiesa dei Samari in seconda posizione
A due mesi dall'avvio dell'undicesimo censimento nazionale, la località gallipolina occupa un importante, anche se provvisorio, posto nella classifica. Mobilitazione per recuperarla
LECCE – A distanza di poco più di due mesi dal lancio dell’undicesima edizione del censimento nazionale del Fai sui “Luoghi del cuore”, la chiesetta di San Pietro dei Samari, a Gallipoli, occupa la seconda posizione nella classifica provvisoria, preceduta solo dal Museo dei Misteri di Campobasso. A seguire: la stazione Bayard, la strada di ferro Napoli Portici a Napoli; il villaggio operaio di Crespi d’Adda a Capriate San Gervasio (Bergamo); il Circolo combattenti e reduci di Milano; il Castello Ducale di Marigliano (Napoli); la spiaggia della Pillirina nell’Area marina protetta Plemmirio di Siracusa; “Il sentiero degli ulivi”, la fascia olivata Assisi-Spoleto a Trevi (Perugia); l’antica fonderia di campane Achille Mazzola 1403 a Valduggia (Vercelli); il santuario e chiesa rupestre di San Vittore Martire a Brembate (Bergamo).
Quello del Fai (Fondo per l’ambiente italiano) è il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale in Italia. Viene promosso in collaborazione con Intesa Sanpaolo. E non è semplicemente un “divertimento”, ma un modo in cui i cittadini possono arrivare a cambiare il destino di luoghi a loro cari: in centinaia, dal 2003 a oggi, proprio grazie ai “I luoghi del cuore” del Fai, sono stati recuperati, restaurati, tutelati e valorizzati.
Dunque, con questo esercizio di democrazia diretta, ogni cittadino può votare il luogo a lui caro, con un click sul sito www.iluoghidelcuore.it o con una firma sui moduli di raccolta voti e provare a cambiarne realmente il destino. Al momento sono 300mila circa i voti online e cartacei pervenuti che portano all’attenzione dell’Italia oltre 25mila luoghi unici per storia, arte e natura. E, appunto, al secondo posto si trova la chiesetta gallipolina.
Situata fuori città, in un’area di campagna a ridosso della Statale 274 per Leuca, nel Parco regionale litorale di Punta Pizzo – Isola di Sant’Andrea, il suo nome deriva dalla vicinanza al Fosso dei Samari, corso d’acqua salentino che scorre in una zona compresa tra le colline dell’entroterra e le dune costiere delle spiagge.
Un’iscrizione che corre sulla cornice dell'avancorpo, aggiunto nel XIX secolo come abitazione del sacerdote, attribuisce la fondazione della chiesa a Ugo di Lusignano, condottiero dei Crociati, ritornato dalla Palestina nel 1148 e sbarcato a Gallipoli. La stessa iscrizione racconta che il condottiero crociato fondò la chiesetta nel luogo in cui San Pietro, reduce dalla Samaria, avrebbe celebrato una messa.
Caratterizzata da cupole emisferiche databili tra XII e XIII secolo dopo Cristo e formata da due ambienti a pianta quadrata, la chiesa dei Samari è l’unico esempio nella provincia di Lecce del fenomeno architettonico delle chiese a cupole in asse – che compare in Puglia, derivato da modelli orientali, tra X e XII secolo - caratteristica che la rende tra gli edifici religiosi più significativi dell’area.
Spoglia e priva di decorazioni, è un luogo rimasto per decenni in stato di abbandono, ha già subito dei crolli ed è attualmente inagibile; il Comune, che lo ha acquisito in comodato d’uso ventennale dai proprietari, sta lavorando a un progetto per i primi, urgenti restauri. Proprio per auspicarne il pieno recupero e la valorizzazione il comitato “Amici del Parco naturale Isola S. Andrea – Litorale Punta Pizzo” ne promuove la raccolta voti al censimento del Fai.