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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Cancro al polmone, una spia d'allarme per quel dal dato locale al rialzo

Terza tappa dal convegno "Laudato sii". Un'analisi sui casi di tumore di Fabrizio Quarta, dirigente Uo Statistica ed epidemiologia

L’ecologia compie 150 anni. O meglio, a compiere gli anni è il concetto, formulato per la prima volta dallo scienziato tedesco Ernst Heinrich Haeckel. In realtà, le preoccupazioni per l’ambiente e lo studio delle interazioni fra organismi e habitat sono molto più antichi. Uno studio che nasce da amore e rispetto per la natura, valori che sono (o dovrebbero essere) intrinseci all’uomo stesso. Basti pensare al Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, da molti ritenuto una sorta di primo manifesto ecologico della storia.

Ma qual è, oggi, lo stato dell’arte in campo ecologico? A maggio, a Otranto, s’è tenuto un convegno, significativamente intitolato “Laudato sii... per nostra sora terra - Salute, ambiente e alimentazione... il punto di vista dei cittadini”. Organizzato dall’associazione Sos per la vita onlus di Lecce, coordinata da Rita Tarantino, e dalla sezione locale della Lega Navale Italiana, presieduta da Walter Melissano, attraverso contributi di esperti del settore, ha provato a fare il punto della situazione. Sostegno e sviluppo della biodiversità, dati epidemiologici relativi all'incidenza dei tumori, il modello della dieta mediterranea, corretta alimentazione nei bambini, sono stati alcuni fra gli argomenti sviluppati. Il tutto, corredato spesso anche da dati di sicuro interesse.

C’è voluto un po’ di tempo, ma alla fine abbiamo raccolto la maggior parte di questi interventi e, piuttosto che proporre una sintesi, abbiamo deciso di pubblicarli integralmente, a puntate. Perché un riassunto rischierebbe di disperdere un sapere che, piuttosto, ha necessità di diffusione completa e senza filtri, in modo che ogni cittadino possa assumere consapevolezza. Di mezzo, c'è la salute di tutti.

***

Oggi, terza tappa di questo piccolo viaggio, con il resoconto di Fabrizio Quarta, dirigente dell’Unità operativa di statistica ed epidemiologia dell’Asl di Lecce. Interessante, da conservare e rileggere, la sua riflessione ad ampio spettro su alcuni dati epidemiologici relativi all'incidenza dei tumori nel Salento.

Il periodo preso in esame, dal 2003 al 2008. Il rischio di ammalarsi di cancro in provincia di Lecce è pari a oltre il 31 per cento per gli uomini e al 22 per cento fra le donne (rispettivamente: un caso ogni quattro uomini e uno ogni cinque donne). L’età media, 68 anni per i primi e 64 per le seconde. Da considerare che in provincia di Lecce, rispetto al dato nazionale, al primo posto fra i tumori più frequenti nei maschi, c’è quello al polmone (quasi 20 per cento del totale). In Italia, la media scende a 15 e il cancro al polmone si piazza al secondo posto, dietro a quello alla prostata. Nella popolazione femminile, invece, il tumore alla mammella è il più frequente e il dato locale coincide sostanzialmente con quello nazionale (28 e 29 per cento).

Qualche riflessione? I tassi d’incidenza nel Salento corrispondono alla media nazionale, ma, ed è qui il campanello d’allarme, scindendo il dato e raffrontandolo con altri, risulta superiore alla media dei registri tumori del Sud Italia. E se nel Salento, rispetto al resto d’Italia, sono più bassi i tumori correlati all’alimentazione (colon, stomaco e pancreas), colpiscono l’incidenza e la mortalità molto alte in merito a polmoni e vescica.

I possibili fattori di rischio, stando all’analisi di Quarta in merito al cancro al polmone, potrebbero essere legati a fattori occupazionali (sia nel territorio, sia tenendo conto del ruolo delle migrazioni), ambientali (con riferimento preciso a esposizioni alle emissioni di poli industriali e, indoor, al radon) e agli stili di vita, in primis il fumo attivo. Per tutte le sue osservazioni e per la verifica dei dati, consigliamo di scaricare il Pdf qui sotto.

Clicca e scarica l'allegato: Incidenza tumori

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