Ospitalità diffusa: il Capo di Leuca esporta il modello che fa scuola
Ospiti del Gal Capo Santa Maria di Leuca rappresentanti dei territori rumeni e calabresi per apprendere buone prassi
Il territorio del Capo di Leuca fa scuola: in questi giorni sono ospiti del Gruppo d'azione locale Capo Santa Maria di Leuca, i Gal calabrese "Valle del Crocchio" e rumeno "Tintul Barsei" per apprendere le buone prassi che hanno trasformato piccole realtà locali in aziende d'eccellenza.
Grazie ad uno stage per "Operatori agrituristici", i sedici rappresentanti della vicina Calabria, hanno potuto conoscere le modalità con le quali opera il Gal Capo Santa Maria di Leuca e le aziende da quest'ultimo finanziate: piccoli gioielli di architettura riportati a nuovo e aperti all'ospitalità turistica, da considerare esempi da "esportare".
Ancora sino a venerdì 6 giugno rimarranno invece i sette rappresentanti rumeni del territorio di Barsa, arrivati grazie al programma europeo "Leonardo da Vinci" che si protrarrà con l'avvicendamento di un'altra delegazione sino al 6 luglio. Il loro territorio, che vanta uno straordinario potenziale turistico e naturalistico, potrà avvalersi del modello consolidato dell'albergo diffuso di Specchia concepito come una messa a sistema di servizi collegati all'identità culturale della comunità.
"Un approccio quello dell'ospitalità diffusa, vero vanto del territorio, che ha suscitato l'interesse anche in Paesi come la Croazia, la Svizzera e la Corsica" conclude il presidente del Gal, Rinaldo Rizzo "Obiettivo di tutto il progetto è quello di promuovere, grazie a workshop, casi studio e visite in loco, la formazione professionale continua degli ospiti del Gal Capo di Leuca, apprendere gli strumenti utilizzati nell'albergo diffuso e incrementare la loro competitività sul mercato,oltre a quello di far conoscere quanto più possibile il nostro territorio".