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La riserva marina di Porto Cesareo fra le prime in Italia per progettualità

Quest'anno è quarta nella classifica ministeriale. Premiati raggiungimento di obiettivi e capacità di intercettare fondi nazionali ed europei

PORTO CESAREO – Prima in Puglia e quarta in Italia per funzionalità di gestione, progettualità, ricerca e reperimento di fondi e risorse nazionali e comunitarie. E’ l’Area marina protetta di Porto Cesareo, come si evince dalla graduatoria redatta dal ministero delle Politiche ambientali delle risorse agricole e del mare. Si tratta di una classifica che assegna coefficienti a riserve e parchi marini italiani, basandosi proprio sull’efficienza delle politiche di gestione dei consorzi e sul raggiungimento di obiettivi e ottenimento di fondi da progetti finanziati con bandi emessi in Italia e in Europa.

Il consorzio di gestione dell'Area marina protetta di Porto Cesareo è, dunque, quarto nella graduatoria nazionale, avendo realizzato un coefficiente/percentuale definito tramite il sistema Sodecri (Software per la determinazione dei criteri di riparto) pari a 5,48, corrispondente a una quota di 241mila 152,99 euro di cui 103mila 278,70 già erogati. Nel 2018, peraltro, l’Amp si piazzò al primo posto in Italia. Continua, dunque, a mantenersi nelle posizioni alte. Quest’anno, è preceduta da Tavolara Punta Coda Cavallo, Isole Egadi 7,25, e Amp Cinque Terre.

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Non nasconde la soddisfazione per il traguardo, il presidente dell’Amp di Porto Cesareo, Remì Calasso, considerando che le attività svolte stanno riqualificando un territorio sui cui troppo spesso si sono posati i riflettori per problemi come l’abusivismo e l’assenza di rispetto per ambiente e territorio. “Non si può che essere felici e soddisfatti per il risultato coito sul campo e con il lavoro serio e preparato di tutti i giorni. Questa l’ennesima prova di come la nostra Amp sia ormai un modello per la Provincia di Lecce e la Regione Puglia”, afferma Calasso.

Scarica e consulta da qui la graduatoria

Il direttore dell’Amp, Paolo D’Ambrosio, dal canto suo, guarda già al futuro. “Diventare punti di riferimento per le pratiche di gestione e reperimento fondi, è l’ennesimo importante segnale e riconoscimento, per continuare un lavoro denso di progetti di rilancio e valorizzazione per le infinite risorse naturali del territorio. Risorse – prosegue -, che sia chiaro, non solo legate solo al mare, ma anche a programmazioni e pianificazioni di reperimento fondi per lo sviluppo di azioni faunistiche, boschive, naturalistiche ed archeologiche, fattori importantissimi che caratterizzano l’intero litorale cesarino”.

“Il raggiungimento del quarto posto nella speciale classifica del ministero – aggiunge D’Ambrosio - il fatto l’Amp Porto Cesareo sia la prima Riserva della regione certamente è un passo avanti che poggia su solide basi e dona fiducia ai progetti del futuro. Il mio ringraziamento come direttore – conclude - va al nostro direttore Remì Calasso, ai Comuni di Porto Cesareo e Nardò che ci sostengono, ai nostri consiglieri delegati in cda, e a tutti i nostri preparati e professionali collaboratori”.

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