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per i lavoratori,pensionati e per le fasce deboli. rimoduliamo l’irpef comunale progressivamente.

Abbiamo discusso nel consiglio comunale del 30 Gennaio 2012 tale mozione,che abbiamo ritirato perchè la maggioranza ha preso l'impegno di consultarci prima di redigere il bilancio di previsione per lavorare sulla rimodulazione.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

 

Viviamo, come è noto, momenti di forte crisi economica, con risvolti sociali del tutto imprevedibili: le famiglie faticano a sopravvivere, la richiesta di sostegno economico di persone e delle stesse famiglie del nostro territorio ormai si è moltiplicata, le aziende chiudono o annaspano, generando precarietà, instabilità economica e disoccupazione.

 

Questa colpisce larghi strati popolari, ed a pagarne le conseguenze maggiori, ad oggi, sono maggiormente i lavoratori dipendenti, i pensionati, i precari e le categorie produttive maggiormente esposte, quali artigiani e commercianti.

Siamo convinti, in base anche a quanto sancito dalla nostra Costituzione Repubblicana, che a pagare debbano essere sì tutti, ma in proporzione del loro reddito e della loro capacità economica.

Anche un Ente come il nostro è chiamato a fare la sua parte, rispettando i principi cardine di equità e di solidarietà sociale.

Nelle misure finanziarie approvate ad ottobre dello scorso anno c'è una norma, fortemente voluta dai Comuni, che consente la possibilità a quest'ultimi di aumentare sino allo 0.8 l'addizionale comunale ma, soprattutto, di poterla modulare in base alle fasce di reddito applicate per l'Irpef nazionale.

Fino ad oggi il nostro Comune, in barba anche a quanto stabilito, come dicevo, dalla nostra Costituzione, ha applicato l'addizionale Irpef in modo fisso: stessa tassazione, stessa aliquota per tutti.

Oggi la nuova normativa da questa possibilità, collegando aliquote progressive diverse, agli scaglioni di reddito attualmente applicati dallo Stato sull'Irpef nazionale.

Rimodulare in tutti i Comuni l'addizionale Irpef è per i comunisti una battaglia di giustizia sociale, per far pagare meno tasse alla povera gente ed alle fasce sociali deboli ed aumentare la tassazione a chi può e deve pagare di più.

Per un discorso, inoltre, di equità fiscale dobbiamo prevedere nei comuni l'addizionale del 2012 non più fissa ed indiscriminata per tutti, ma progressiva ed ispirata ai criteri che dicevamo sopra.

Ecco, molto sommariamente, la nostra proposta: la prima fascia deve essere esente dal pagamento sino ad almeno 7.500 euro di reddito annuo; da 7.501 sino a 15.000 euro un addizionale bassa rispetto a quella tutt'ora applicata; da 15.001 a 28.000 e da 28.001 a 55.000 un addizionale diminuita di un punto; da 55.001 a 75.000 euro un addizionale pari a quella applicata; per i redditi con oltre 75.001 l'addizionale massima dello 0.8%.

Questo meccanismo, consentirà un risparmio consistente per le famiglie di lavoratori e pensionati (la maggioranza nel nostro territorio), e che un aumento di benzina, bollette di luce e gas ed altre forme di tassazione a loro carico più o meno dirette sta spingendo loro verso una sempre più crescente povertà, oltre a consentire una forma di compensazione per le casse del Comune di Carmiano a carico dei redditi più alti.

Abbiamo discusso nel consiglio comunale del 30 Gennaio 2012 tale mozione,che abbiamo ritirato perchè la maggioranza ha preso l'impegno di consultarci prima di redigere il bilancio di previsione per lavorare sulla rimodulazione.

 

 

NOI CONTINUEREMO QUESTA BATTAGLIA PER I LAVORATORI,PENSIONATI E PER LE FASCE DEBOLI.

 

Daniele IANNE

Consigliere Comunale

Partito dei Comunisti Italiani- Federazione della Sinistra

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