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Accordo politico Poli Bortone-Fitto in nome del Sud e nel segno di Micciché

Rivali per anni, oggi le due figure di primo piano del centrodestra pugliese unite nell'asse che ha portato "Grande Sud" all'alleanza con Berlusconi alle prossime elezioni. E la senatrice potrebbe sospendere l'autorottamazione

LECCE – Adriana Poli Bortone e Raffaele Fitto insieme nel nome del Sud, nel segno di Micciché e per conto di Silvio Berlusconi. Gli ex rivali, riavvicinatisi alle amministrative leccesi, dopo anni di polemiche, da quest’oggi tornano alleati anche sul campo nazionale, con un accordo, che verrà ratificato nel pomeriggio, a Roma, in cui “Io Sud”, movimento meridionalista della senatrice salentina, e la Puglia prima di tutto, movimentato regionale dell’ex governatore pugliese e ministro, confluiranno in “Grande Sud”, la forza politica di Gianfranco Micciché, che nelle regioni del Sud sosterrà la candidatura del Cavaliere alle prossime elezioni nazionali.

Una scelta sancita ieri sera, in un incontro a Palazzo Grazioli, a cui hanno partecipato anche Denis Verdini e Pippo Fallica. Nella lista, dunque, confluiranno tutti i movimenti territoriali vicini ai presidenti di regione dell’area del centrodestra nel Sud, con la possibilità di vedere molti di loro candidati, per rafforzare il peso specifico dell’aggregazione: pensano ad una discesa in campo sia Stefano Caldoro, presidente della Campania, che Giuseppe Scopelliti, governatore della Calabria.

Raffaele Fitto, in Puglia, porta il proprio movimento, che conta quattro consiglieri regionali e diversi amministratori provinciali e comunali, dentro un’alleanza, in cui l’ex ministro potrebbe fungere da guida, sebbene non si escluda del tutto la possibilità che sia capolista del Pdl (sempre che quest’ultimo corra col proprio simbolo).

Quali le mosse, invece, di Adriana Poli Bortone? L’ex primo cittadino di Lecce aveva annunciato solo poche settimane fa la volontà di “auto-rottamarsi”, non presentandosi alle prossime politiche. E pur confermando a parole questa prospettiva, la senatrice si mostra più cauta, chiarendo l’esigenza di assemblare liste con elementi significativi di novità, ma, allo stesso tempo, forti. Il 2013 potrebbe, pertanto, spingere la senatrice, anche per le pressioni di Micciché e Berlusconi, ad essere della partita, in prima persona, e a rinviare le seppur annunciate intenzioni di farsi da parte.

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