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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Adoc e Codacons diffidano il Comune: “Strisce pedonali a norma o ricorso al Tar”

Le due associazioni denunciano: “Non viene rispettato il vincolo dei 5 metri. Questa volta la multa la facciamo noi”

LECCE - “Questa volta la multa la facciamo noi”, dichiarano i portavoce delle due associazioni, diffidando Palazzo Carafa a regolarizzare il posizionamento degli attraversamenti pedonali non a norma. Attivando la procedura della class-action amministrativa, hanno esortato il Comune di Lecce a regolarizzare le strisce, che ha ora novanta giorni per mettere a norma gli incroci. Se così non fosse, Adoc e Codacons sono già pronti ricorrere al Tar. Lecce tra le 15 città più pericolose d’Italia sotto il profilo della sicurezza stradale: oltre 7 vittime all’anno per ogni 100mila abitanti. Il dato, elaborato nell’ambito del Rapporto ecosistema urbano di Legambiente 2015, è stato diffuso dalle associazioni Adoc e Codacons di Lecce, che si battono per la difesa dei diritti del consumatore. Secondo il dossier, dunque, si tratterebbe di un numero che sfiora quasi il doppio della media nazionale e ben sette volte in più quello dello della vicina Brindisi.

Davanti allo stillicidio di pedoni e ciclisti investiti dalle auto, le associazioni dei consumatori da sempre sollecitano l'Amministrazione comunale del capoluogo salentino a prendere provvedimenti. Già da tempo, infatti, avevano segnalato l'illegittimità del posizionamento delle strisce pedonali in corrispondenza delle intersezioni non semaforizzate. “Si pensi, ad esempio, a tutti gli attraversamenti pedonali della zona Mazzini (via Zanardelli, via Salandra, via Trinchese, via Braccio Martello e così via), che sono stati posizionati in modo manifestamente irregolare, in spregio al fatto che quella sia la zona commerciale della città e dunque la più frequentata sia da pedoni che da automobilisti”, hanno fatto sapere.

“Decine e decine di incroci violano palesemente l'articolo 145, comma 3 del Regolamento di attuazione del Codice della strada. Questa norma prescrive che, in caso di incroci urbani con segnale di stop, l'attraversamento pedonale debba essere posizionato a non meno di 5 metri dall'incrocio, invece a Lecce sono stati posti a ridosso della linea di arresto dei veicoli. Non solo a Lecce non è rispettata la legge, ma non c'è spazio per le buone pratiche, come quella delle orecchie, soluzione efficacemente adottata altrove per creare sull'incrocio una “casa avanzata” sicura per il pedone e inaccessibile alla sosta selvaggia”, proseguono i referenti locali delle associazioni, gli avvocati  Alessandro Presicce, Massimo Todisco, Luisa Carpentieri.  Il presidente locale dell'Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori, a metà novembre, ha toccato con mano la pericolosità delle strade cittadine per una vicenda personale:  è stato, infatti, sbalzato dalla sella della bici da un'auto pirata.  Presicce viaggiava in viale Francesco Calasso, - uno dei più frequenti teatri di sinistri e investimenti- quando il mezzo lo ha travolto, lasciandolo sul manot stradale con fratture alle costole.

        

                                      

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