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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Dal sindaco che volle l'Apollo no alla riapertura a dicembre: "Schiaffo al buongusto"

Adriana Poli Bortone era alla guida dell'amministrazione comunale nel 2003, quando lo storico immobile venne acquistato dalla famiglia Cappello

LECCE – E’ stata lei a volere l’acquisto del teatro Apollo nel 2003, che era di proprietà della famiglia Cappello. Allora Adriana Poli Bortone era stata da poco riconfermata come sindaco della città di Lecce che proprio in quel periodo assisteva al recupero e alla valorizzazione del suo centro storico.

"Con tanto amore per la città e per le sue testimonianze culturali – ricorda - affrontai l’acquisto del teatro Apollo  fra mille ostacoli e difficoltà, con l’intento di eliminare un vulnus alla via Trinchese che si trascinava, indolentemente, da anni, ma soprattutto per restituire  alla fruizione dei cittadini un teatro prestigioso ed amato che aveva contribuito notevolmente a segnare la storia della città”.

A distanza di 13 anni il contenitore culturale è quasi pronto per essere restituito alla città tanto che in maniera ufficiosa l’amministrazione comunale ha indicato il 5 dicembre come data per il taglio del nastro. Ma per Adriana Poli Bortone si tratta di una decisione precipitosa che sacrifica il buon gusto: “Mi permetto di suggerire agli attuali amministratori, persone certamente di gusto raffinato, di rinviare l’inaugurazione  a quando l’intero contesto sarà adeguato a far da cornice al teatro restaurato oppure a trovare una soluzione di impatto meno negativo dell’asfalto, assolutamente inadeguato a ricoprire degnamente piazzetta De Cristoforis. Probabilmente potrebbe bastare un buon tappeto provvisorio per rendere più dignitoso l’ingresso al teatro, con l'impegno sin da ora dell’amministrazione di  trovare la soluzione definitiva con un bel basolato, tipica della nostra città".

In attesa di comunicazione ufficiali, al momento il cantiere è ancora aperto: ci sono dei dettagli da rifinire e poi dovranno essere fatti i collaudi indispensabili per la riapertura. Il tema dell'inaugurazione non è l'unico a tener banco: molto si discute anche del modello di gestione che sarà adottato per il teatro e della conseguente programmazione artistica. Il restyling dell'Apollo è stato concepito in maniera polivalente: potrà ospitare rappresentazioni teatrali di ogni tipo ma anche concerti.

Intanto dalle fila della minoranza, il consigliere Carlo Salvemini fa presente che nel bilancio triennale 2016-2018 del Comune di Lecce, non è previsto alcuno stanziamento specifico per il teatro Apollo. "Questo significa - spiega l'esponente dell'opposizione - che quanto speso negli anni scorsi deve bastare anche per far fronte alla programmazione di questo nuovo spazio. Basta questo dettaglio per cogliere la totale inconsapevolezza del ruolo strategico che si intende assegnare al teatro". Considerando che non sono previsti stanziamenti nemmeno per una fondazione mista, tra pubblico e privato, che è stata pure immaginata come soluzione gestionale, per Salvemini "l'annuncio dell'inaugurazione e i generici impegni su eventuali modelli gestionali da parte del sindaco e dell'assessore sono solo chiacchiericcio.  E campagna elettorale".

Il consigliere di centrosinistra si rivolge poi alla Regione Puglia, che ha finanziato gran parte del recupero dell'immobile, chiedendo ai suoi rappresentanti perché si dicano pronti a partecipare al taglio del nastro "senza avere nessuna garanzia su quello che l'Apollo diverrà il giorno dopo la sua riconsegna simbolica alla città".

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