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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Affitto e cure: Cassa amica tende una mano ai braccianti stagionali

In arrivo il fondo per sostenere le spese: l'iniziativa è promossa anche da Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil

LECCE – La stagione del raccolto dei prodotti ortofrutticoli è alle porte e nelle campagne di Nardò è atteso, come sempre, l’arrivo di migliaia di lavoratori stagionali. Quest'anno, però, c’è una novità: l’ente bilaterale Cassa amica (assistenza malattia infortunio contrattuale in agricoltura) insieme con le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali provinciali Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil promosso due bandi per favorire l’integrazione dei braccianti agricoli stranieri. Lo scopo è quello di sostenerli concretamente, aiutandoli nelle spese per l’affitto e per le visite mediche.

I due bandi sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa: uno riguarda l'erogazione, nel periodo tra il 1° giugno e il 30 settembre 2017, di contributi per le spese di locazione e l’altro è relativo al sostegno dei costi delle visite mediche da parte delle aziende.

Il primo è riservato ai lavoratori in possesso di regolare permesso di soggiorno, di contratto di lavoro ed alle aziende agricole iscritte all'Inps. Per queste ultime è necessario, tra i requisiti, che siano in regola con il versamento dei contributi alla Cassa amica Lecce e con le normative per la sicurezza nei luoghi di lavoro. In più, per ottenere il contributo, le aziende dovranno dimostrare di aver affittato locali poi concessi in uso gratuito ai lavoratori o di aver concesso in uso gratuito ai lavoratori locali di proprietà.

“Questo bando – ha spiegato Salvatore Greco, presidente di Cassa Amica – è un’ambizione di modello di integrazione che proviamo a sperimentare nel nostro territorio. La Cassa si fa carico infatti delle spese di affitto delle abitazioni dei lavoratori affinché questi possano essere inseriti nel contesto sociale e svuotare, dunque, i campi di accoglienza. Un altro punto di forza riguarda il fatto che siamo riusciti a coinvolgere le aziende che potrebbero mettere, infatti, a disposizione dei propri lavoratori un appartamento oppure un locale ad uso abitativo”.

“Il bando che presentiamo oggi è in una fase sperimentale, ma è un punto di partenza molto importante – ha dichiarato Monica Accogli, segretaria generale Flai Cgil Lecce - perché va nella direzione verso cui abbiamo sempre spinto: verso la legalità e la trasparenza anche nelle politiche abitative. L’auspicio è che si realizzi, nei prossimi anni, un albergo diffuso nel nostro territorio”.

Intanto il bando crea le condizioni per un sistema di accoglienza diverso, che evita la ghettizzazione dei lavoratori e l’illegalità. Senza dimenticare come quella corrente sia la stagione di prova per la legge 199/2016 di contrasto al caporalato: “L’obiettivo è quello di dare gambe e piena applicabilità alla legge nel nostro territorio e con questo obiettivo la Flai proprio in questi giorni ha avviato l’attività di sindacato di strada nei campi del nostro territorio”, ha aggiunto la segretaria.

“In questo modo – precisa il direttore di Coldiretti Lecce, Giuseppe Brillante – vogliamo dare un'accelerazione nel percorso di un sempre maggiore rispetto della legalità nei rapporti di lavoro del mondo agricolo”. Gianluigi Visconti, segretario generale Fai Cisl Lecce, si è soffermato in particolare sul nodo del caporalato agricolo, definendolo “un crimine che non risparmia nessuno perché sono quasi 400 mila gli sfruttati nei campi, vittime di un sistema gestito e controllato in gran parte dalle agro-mafie che muovono un giro d'affari di oltre 20 miliardi di euro l'anno”.

“Contro questo fenomeno terribile abbiamo scatenato, come sindacato, un'offensiva che ha messo in chiaro un concetto – ha aggiunto - : la piaga si sana insieme, non ammette scorciatoie e richiede un intervento complesso, articolato, e soprattutto partecipato; ecco perché, come Fai Cisl, abbiamo da sempre creduto fortemente nella contrattazione e nella bilateralità”.

“Alla base della scelta che ci ha portato a elaborare e deliberare, in qualità di ente bilaterale, questo bando – dichiara Mauro Fioretti, segretario Uila Lecce - c'è innanzitutto la profonda convinzione che occorre incidere concretamente sul fenomeno del caporalato, sulle sue cause e sui suoi effetti. L’alloggio è sicuramente una necessità primaria e noi riteniamo sia fondamentale fare un salto di qualità in questo ambito: occorre creare un'alternativa esigibile al ghetto, occorre fare in modo che i lavoratori stagionali possano integrarsi fino in fondo con gli abitanti”.

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