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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Nardò

Aldo Moro, 30 anni dopo: il dibattito è sempre aperto

Lo statista di Maglie venne rapito e ucciso dalle Br. In questi giorni si alternaeranno in tutta la Puglia convegni sulla sua figura. A Nardò e Polignano a Mare appuntamenti per riscoprirne la figura

Cinque volte presidente del Consiglio e colonna portante della Democrazia cristiana: trent'anni fa venne rapito e ucciso dalle Brigate Rosse Aldo Moro, lo statista di origini salentine che ha lasciato un segno indelebile storia italiana. La sua prigionia durò 55 giorni. Il cadavere venne ritrovato il 9 maggio del 1978 in una Renault 4 posteggiata in via Caetani a Roma. Diversi saranno gli eventi in programma per ricordarne la figura. A Nardò, l'8 maggio, presso il teatro comunale (inizio alle 18,30), il dibattito prenderà spunto dal libro di Manlio Castronuovo "Vuoto a perdere". L'appuntamento, voluto dall'associazione "Costruire Insieme" in collaborazione con la Città di Nardò, i "Presidi del Libro" e "Besa Editrice", verterà proprio sulle pagine di un testo ritenuto fra i più documentati in merito all'"affaire Moro".

La commemorazione del politico magliese sarà salutata dal sindaco Antonio Vaglio che introdurrà i vari relatori, ognuno dei quali legato, in qualche modo, alla figura di Moro: il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino, dal 1994 al 2001 presidente della commissione bicamerale d'inchiesta sulle stragi e curatore della prefazione di "Vuoto a perdere" e Manlio Castronuovo, autore del libro. Secondo molti critici, ha avuto il merito di offrire non un'interpretazione dei fatti, ma un'ipotesi di lavoro su di essi, riuscendo nell'intento, non facile per un argomento che da sempre muove forti posizioni ideologiche, di lasciare al lettore la possibilità di valutare e confrontare varie tesi. Ci sarà poi il contributo di Pantaleo Dell'Anna, attento osservatore e commentatore di fatti politici. Da più parti il testo di Castronuovo, a metà strada tra la saggistica e la narrazione tout court, è stato definito una sorta di "guida ragionata" per muoversi in quello che è ormai diventato l'"arcipelago" del caso Moro, in cui si continuano a scoprire, di tanto in tanto, isole sconosciute. Il coordinamento sarà affidato al gionalista Rai Raffaele Gorgoni.

Il giorno precedente a questo dibattito, Giovanni Pellegrino interverrà ad un altro incontro, che si terrà alle ore 18,30 nella sala consiliare del Comune di Polignano a Mare, dal tema: "Dialoghi sulla politica". Anche in questo caso un appuntamento in segno di riflessione sulla figura dello statista scomparso. Alla conversazione, oltre a Pellegrino, il giornalista Giuseppe Giacovazzo e l'avvocato polignanese Vitantonio Galluzzi. I tre ospiti hanno conosciuto Aldo Moro in tempi e circostanze diverse; così, ognuno di loro proporrà personalissimi ricordi: il Moro uomo di Stato, il Moro politico, il Moro docente. La conversazione fornirà anche occasione di riflessioni sui 55 giorni del rapimento, il ruolo degli apparati dello Stato, sui rapporti tra la famiglia e la Dc.; ma, soprattutto, tenterà di indagare le ragioni dell'attualità del pensiero di Aldo Moro, la cui eredità è a tutt'oggi contesa.

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