Il Piano delle alienazioni finisce in tv. Monosi lancia la sfida al Pd
L'assessore al Bilancio è disponibile ad un confronto televisivo con Teresa Bellanova, Antonio Rotundo e Loredana Capone sul provvedimento, più volte messo in discussione, con il quale il Comune intende fare cassa
LECCE - Il Piano delle alienazioni e valorizzazioni del Comune di Lecce non cessa di far discutere. Con la pubblicazione dell'ultimo avviso pubblico di vendita all'asta di 18 terreni e 13 immobili, la polemica politica è infatti tornata all'ordine del giorno. Da una parte la parlamentare Teresa Bellanova, del Pd, che ha presentato un'interrogazione ai ministri della Giustizia e dell'Interno, dall'altra l'assessore al Bilancio del Comune di Lecce, Attilio Monosi, che vuole portare la questione sugli schermi televisivi, proponendo ai suoi "sfidanti" un ventaglio di date per la contesa, e indicando anche l'emittente (Telerama) sulla quale, eventualmente, confrontarsi.
Tra i beni messi all'asta figurano anche immobili di un certo pregio, come l'Istituto Margherita di via Palmieri (in foto) e la sede dell'ufficio Annona, in via Braccio Martello. La deputata del Partito democratico ha chiesto ufficialmente a Paola Severino e Anna Maria Cancellieri, titolari dei dicasteri interssati, di valutare gli estremi di un intervento, anche attraverso la Corte dei conti. Due, secondo l'esponente del Pd, gli aspetti da chiarire: l'inserimento nell'elenco delle alienazioni di beni che sarebbero funzionali all'esercizio delle funzioni e per questo non cedibili a terzi (decreto legge 112 del 2008), e il possibile danno erariale imputabile al fatto che non è stato sollecitato - "come ragioni di trasparenza e imparzialità avrebbero richiesto" - il parere di congruità del prezzo a base d'asta all'ex Ute, ora Agenzia del Territorio.