rotate-mobile
Politica Stadio

Allargamento confini Area marina protetta

"Ormai da qualche mese assistiamo allo scontro tra il Comune di Nardò e quello di Porto Cesareo: una contesa che sembra non avere sbocco"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Sulla questione rete fognaria di Porto Cesareo ed ampliamento dell'rea Marina Protetta, interviene l'Avv. Eugenio Sambati, già Presidente del Consiglio Comunale e candidato Sindaco nell'ultima tornata elettorale per la lista Albachiara, il quale dichiara:

"Ormai da qualche mese assistiamo sulle pagine dei maggiori quotidiani locali allo scontro tra il Comune di Nardò e quello di Porto Cesareo in ordine al collettamento della rete fognaria cesarina a quella di Nardò ed alla conseguente realizzazione della condotta sottomarina.

E' una contesa che sembra non avere sbocco, si è arrivati al muro contro muro, con minaccia di azioni legali e di non auspicabili commissarimenti, che certamente avrebbero come effetto immediato il prolungarsi dei tempi per la risoluzione del problema o, ancora peggio, una realizzazione dell'opera in termini peggiorativi rispetto a quelli concordati, sia pur con sofferenza, tra le varie amministrazioni succedutesi nel tempo.

Ebbene, penso che non sia questa la strada da seguire ma che sia la buona Politica, quella con la P maiuscola, a dover dettare tempi e modi per la soluzione di un problema che riguarda la salute di centinaia di migliaia di persone.

Ed allora, proprio in ragione della salubrità di una parte rilevante dell'arco ionico salentino, ritengo opportuno, con spirito di responsabile autocritica, riconsiderare in parte le mie precedenti convinzioni e sollecitare la riflessione sull'eventualità di un allargamento verso sud dell'area marina protetta di Porto Cesareo, creando una zona franca al suo interno che consenta la realizzazione della necessaria condotta sottomarina da utilizzare esclusivamente in condizioni di "troppo pieno".

E' evidente, proprio in ragione di quella buona Politica prima citata, che tutto ciò dovrebbe avvenire non all'interno di una logica di baratto o scambio tra amministrazioni, ma attraverso una comune e condivisa valutazione sull'ipotesi di allargamento, facendo convivere le indiscusse peculiarità ambientali e scientifiche dell'area interessata, con le esigenze di tutte le categorie, sociali, economiche ed imprenditoriali, che dovranno necessariamente essere coinvolte.

Non vi può essere alcun dubbio, infatti, che obiettivo primario e da tutti condiviso sia quello di ricondurre a condizioni di civiltà un intero tratto di costa, oggi fortemente compromesso da un punto di vista ambientale e sanitario, e di ricongiungere, non più idealmente, ma anche fisicamente, i due parchi regionali di Palude del Conte e di Palude del Capitano attraverso l'ipotizzato ampliamento dell'AMP.

Sommessamente vorrei anche ricordare a tutti noi che proprio per la tutela di quel magnifico tratto di costa salentina una vita è stata sacrificata, quella di Renata Fonte.

E'ora che la buona Politica onori quel sacrificio.

Avv. Eugenio Sambati

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Allargamento confini Area marina protetta

LeccePrima è in caricamento