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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Allarme influenza e reparti saturi: Asl attiva l'assistenza domiciliare transitoria

Una misura straordinaria garantirà visite mediche a domicilio per malati cronici. Prevista l'attivazione di un ambulatorio per codici bianchi al Pronto soccorso del Fazzi

LECCE – L’emergenza degli accessi al Pronto soccorso legati alle sindromi influenzali e parainfluenzali, per non parlare del nodo dei ricoveri in reparti sovraffollati, ha fatto scattare un piano sanitario ad hoc per tamponare le falle.

La direzione generale della Asl di Lecce ieri ha convocato una riunione urgente con il comitato permanente aziendale, che rappresenta i medici di medicina generale, insieme ai direttori dei distretti socio sanitari per decidere il da farsi. La situazione, infatti, non è rosea: rimane elevato il numero dei pazienti extra locati (cioè ricoverati in altri reparti) nei vari ospedali della provincia, pari a 20 unità.

Nei nosocomi di Lecce, Copertino e Scorrano la direzione sanitaria ha disposto la chiusura dei ricoveri programmati, fatte salve le urgenze e gli interventi su persone con neoplasie. Sotto controllo, invece, è l’affluenza dei pazienti nei presidi ospedalieri di Galatina, Casarano e Gallipoli laddove i reparti, seppur pieni, non sono saturi e si procede così come da routine.

Il picco influenzale non è però ancora stato raggiunto e la curva degli ammalati è in salita: la situazione è in continua evoluzione e si teme per le complicazioni respiratorie sui soggetti che soffrono di patologie croniche, i bambini e gli anziani.

Il direttore del 118, Maurizio Scardia che monitora gli andamenti giorno per giorno, ha già attivato il piano di rinforzo previsto dal protocollo dalle emergenze: potrà quindi attivare fino a 9 ambulanze aggiuntive, a seconda delle necessità, sfruttando l’offerta dei convenzionati.  

Misure straordinarie sono state prese anche all’interno del Pronto soccorso del “Vito Fazzi” di Lecce per far fronte all’assalto dei pazienti con patologie meno gravi; persone che non riescono a rintracciare il medico di base, o volontariamente bypassano le guardie mediche, e si riversano negli ospedali ingolfando l’intervento dei sanitari sulle urgenze.

Il triage del Pronto Soccorso potrà contare su un infermiere in più per ogni turno: il professionista sarà reclutato su base volontaria ed il problema sarà risolto grazie a turni aggiuntivi, coperti in forma di straordinari.

Ma c’è di più: a breve l’ospedale di Lecce avrà a disposizione anche un secondo ambulatorio di continuità assistenziale su cui dirottare i codici bianchi. Una sorta di guardia medica che permetterà di alleggerire il carico degli accessi impropri.

Su iniziativa del direttore del distretto sanitario di Lecce, Rodolfo Rollo, condivisa dal direttore sanitario Sanguedolce, la Asl ha deciso di attivare anche l’Adt: ovvero gli interventi di assistenza domiciliare transitoria, che prevedono visite a domicilio dei medici di base per i pazienti già affetti da patologie croniche.

Invece di aggirare il problema, si è deciso di intervenire quindi a monte: “Chi è in allarme per una febbre troppo alta, o ha bisogno di ricevere una visita a domicilio, potrà rivolgersi ad un medico che somministrerà la terapia direttamente a casa. In questo modo eviteremo che i pazienti, per patologie meno gravi, si rivolgano agli ospedali – ha spiegato il direttore sanitario della Asl di Lecce, Antonio Sanguedolce - . L’assistenza è comunque una misura transitoria, legata all’emergenza di questi giorni particolari”. 

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