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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Santa Cesarea Terme

Alloggi occupati a Santa Cesarea: risoluzioni cercasi

Otto alloggi, realizzati con finanziamento regionale e mai assegnati, occupati da famiglie: l'opposizione chiede una risoluzione urgente sul caso, visto le condizioni di disagio degli occupanti

Un'interrogazione urgente al neo sindaco di Santa Cesarea, Daniele Cretì sui servizi civili e sul diritto all'abitazione, è stata presentata dalla consigliera comunale, Paola Cursano, membro del gruppo di opposizione "Per Santa Cesarea Terme": al centro dell'iniziativa, la richiesta di risoluzione di una questione scottante, che tiene banco nella comunità locale, quale l'occupazione abusiva di otto alloggi di edilizia residenziale pubblica, realizzati con finanziamento regionale nella frazione di Cerfignano.

Ma per inquadrare meglio la questione, serve un po' di storia: nel dicembre del 1998, una deliberazione della Giunta Regionale individuava il comune di Santa Cesarea Terme quale ente destinatario del finanziamento di 800mila euro per alloggi da destinare a particolari categorie sociali disagiate, con la richiesta che l'intervento venisse eseguito tempestivamente nel rispetto della normativa vigente; nel maggio 2007, la giunta comunale deliberava l'approvazione di un bando per l'assegnazione degli otto alloggi di edilizia residenziale pubblica, realizzati col citato finanziamento regionale, a particolari categorie sociali, e la pubblicazione del bando stesso; il 22 febbraio scorso, però, una nuova delibera, nel periodo di commissariamento del comune, stabiliva di ritirare in autotutela la deliberazione precedente, annullando ogni atto connesso e consequenziale, con particolare riferimento al bando ed agli atti esecutivi posti in essere dalla commissione alloggi, e dando mandato per la predisposizione di un nuovo bando da trasmettere in Regione, previa individuazione delle categorie sociali da agevolare.

Gli otto alloggi, realizzati con finanziamento regionale e mai assegnati, il 13 maggio 2007 venivano occupati abusivamente da otto famiglie, costituite per lo più da extracomunitari, giovani coppie, nuclei familiari in evidente disagio: lo stato di occupazione delle abitazioni permane ancora oggi, e le condizioni degli occupanti sono tutt'altro che ideali, mancando beni fondamentali come la luce. Paola Cursano e il suo gruppo di riferimento, tenendo conto del disagio di quelle famiglie che di fatto attendono di conoscere il proprio futuro, chiedono lumi all'amministrazione locale, guidata dall'ingegnere, Daniele Cretì, per conoscere le intenzioni circa lo specifico della situazione e in generale sulla politica dell'abitazione.

Sostiene Cursano: "Sapendo che l'I.a.c.p. di Lecce starebbe definendo la realizzazione di altri alloggi nella frazione di Vitigliano e che la richiesta di abitazioni popolari in questo Comune, risultante anche dalle domande in risposta al bando poi annullato, è evidente quanto il problema risulti urgente". L'interrogazione punta pertanto ad avere in tempi brevi una risposta alle urgenze degli occupanti, anche in base a quanto scritto nello statuto comunale, all'art. 4, comma 3, dal titolo I° "Principi Fondamentali", dove si dispone che il comune deve concorrere "ad assicurare i servizi civili fondamentali […] con particolare riguardo alla abitazione".
Il sindaco Cretì, raggiunto telefonicamente, ha spiegato che si riserverà le risposte del caso e tutti i doverosi chiarimenti in sede del prossimo consiglio comunale.

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