Altro “no” ufficiale al progetto del gasdotto Tap dalle comunità salentine
Il Comune di Castrì, seguendo l’esempio di Melendugno, ha espresso con l’approvazione unanime in consiglio di una specifica delibera la propria contrarietà all’infrastruttura. Ora si attende una conferma anche da Vernole
CASTRI' DI LECCE – Dopo la contrarietà espressa dal Comune di Melendugno, anche Castrì dice "no" al gasdotto Tap. E lo fa con una delibera approvata all'unanimità dal consiglio comunale, riunitosi sabato scorso in in seduta ordinaria, per discutere della mozione presentata dal gruppo di minoranza "Castrì cambia".
“Abbiamo discusso molto – ha dichiarato il sindaco Fernando Capone – ed alla fine siamo stati tutti d'accordo nel riconoscere che una infrastruttura del genere non può portare nulla di buono al nostro Comune, tutt'altro".
A Vernole si attende ancora, invece, la convocazione di un Consiglio monotematico per deliberare il "no" al progetto. È di alcuni giorni fa la richiesta di convocazione dell'assise cittadina da parte dei consiglieri di minoranza al sindaco Mario Mangione.
Il comitato No Tap, intanto, si coordina per organizzare una grande manifestazione ad Acquarica di Lecce: il piccolo centro salentino sarà, infatti, il comune destinato ad accogliere la grande centrale di depressurizazione che si estenderà su una superficie di ben 9 ettari. L'opera prevederà anche la costruzione al suo interno di camini che genereranno emissioni continue in atmosfera