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AltroBando, al via la campagna di Link per estendere il diritto allo studio

L’associazione degli universitari dura con il governo: “Lascia indietro i luoghi della formazione e del sapere”. E rilancia una campagna democratica ed aperta a tutti per allargare, su scala regionale e di concerto con Adisu, il bando per l’assegnazione delle borse di studio

LECCE – E’ drastico il giudizio degli studenti circa i tempi che corrono e, in particolare, riguardo al “costante impoverimento della società con conseguente emarginazione sociale e ricattabilità delle persone, oltre che di sempre più progressiva precarizzazione, cui è corrisposto un sistematico smantellamento dei sistemi di welfare”.

Tali dichiarazioni sono rese dalla rappresentante della rete Link nel Consiglio di amministrazione Adisu, Sara Ingrosso che spiega: “ Tale situazione si è resa insostenibile per quel che riguarda l’accesso ai saperi ed alla formazione, soprattutto rispetto al diritto allo studio universitario: ormai annoso è il problema degli idonei non beneficiari, vale a dire studenti che nonostante ne abbiano il diritto, non percepiscono la borsa di studio a causa dei mancati finanziamenti da parte dello Stato”.

“Mentre il governo centrale lascia indietro sempre più parti della società, i luoghi della formazione, tradizionalmente strumento di emancipazione individuale e collettiva- continua -, vengono resi sempre più inaccessibili ed elitari. Per invertire questo processo riteniamo necessario e non rinviabile il finanziamento completo del fabbisogno del diritto allo studio, così come una revisione in senso inclusivo dei parametri di accesso alle borse di studio”.

E ancora: “L’effetto del decreto Isee comporterà che il diritto ad avere una borsa di studio diventi causa di esclusione nel proseguo degli studi, diventando quasi una colpa”. Link, per queste ragioni ha promosso la campagna ‘AltroBando’ mediante la quale intende costruire un percorso partecipato e democratico tra gli studenti, idonei e non, di tutta la regione “per mettere insieme le proposte che riporteremo tanto nel Consiglio Adisu in sede di ridiscussione del bando per l’assegnazione delle borse di studio, tanto in sede di contrattazione con il governo regionale”.

Secondo gli universitari, infatti,  è necessario dare una risposta immediata alle difficoltà che migliaia di studenti trovano nell’accedere e continuare gli studi universitari. ”Riteniamo sia necessario aprire un tavolo di contrattazione regionale che definisca gli obiettivi attraverso il piano annuale – spiega Sara Ingrosso - . Il governo  regionale deve riconoscere il processo di espulsione in atto, i bisogni strutturali e il progressivo allargamento delle diseguaglianze, a partire da quelle reddituali. È necessario non temporeggiare nella risposta a chi vive la precarietà del bilico tra essere idoneo e non borsista o non idoneo per una lieve differenza nel criterio.”

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