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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Incontro tra ambasciatore azero e due deputate M5S: tra i temi anche la Tap

Il confronto tra il diplomatico di Baku e due esponenti pentastellate. Le resistenze sul territorio sono fonte di preoccupazione mentre riprende quota la possibilità di spostare l'approdo

ROMA - Un incontro tra l'ambasciatore dell'Azerbajian in Italia e due deputate del M5S si è tenuto questa mattina a Roma. Ne ha dato notizia l'esponente pentastellata Sabrina De Carlo, componente della commissione Affari Esteri e Comunitari e di quella Politiche dell'Unione Europea. Il confronto era stato sollecitato dalla diplomazia azera che in precedenza ha avuto colloqui anche con il sottosegretario agli Esteri.

"È stato un piacere incontrare, questa mattina, l’ambasciatore dell’Azerbaijan, Mammad Ahmadzada - ha scritto la deputata sul suo profilo Fb -. I nostri due Paesi intrattengono da sempre rapporti di proficua collaborazione e oggi è diventato importante intensificare lo scambio culturale e l’incremento dei rapporti commerciali: la Via della Seta rappresenta per l’Italia una grande opportunità e l’Azerbaijan ne è snodo cruciale. Come ha spiegato l’ambasciatore, l'Azerbaijan è un Paese che è cresciuto molto negli ultimi anni e sarà certamente importante rendere lo scambio culturale più intenso".

La citazione del lungo itinerario che un tempo collegava l'impero cinese a quello romano si riferisce al colossale progetto cinese che prevede una serie di infrastrutture di collegamento terrestre e marittimo con l'Europa e il Medio Oriente. Nessun riferimento esplicito, dunque, al gasdotto Tap che, partendo dai giacimenti azeri, terminerà, secondo il progetto sul litorale di San Foca, nel Salento, per poi ricongiungersi alla rete nazionale di distribuzione. Ma anche l'opera fortemente contestata è stata oggetto di confronto, con il diplomatico che ha espresso preoccupazioni per le resistenze esistenti sul territorio.

La potente diplomazia di Baku è molto attiva su questo tema e l'attività di lobbing è in pieno svolgimento: all'interno della compagine del governo italiano, infatti, esiste un fronte ricollegabile alla Lega molto possibilista sulla realizzazione dell'opera mentre quello pentastellato è chiamato a dare seguito coerente agli impegni presi nell'ultima campagna elettorale nella quale il M5S si è speso manifestando piena contrarietà all'opera. Per questa posizione netta, va ricordato, il movimento ha ottenuto a Melendugno il 63 per cento il 20 per cento in più della media di tutto il collegio plurinominale per la Camera.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha affidato il "fascicolo Tap" a un gruppo di tecnici e l'orientamento che starebbe emergendo è quello di garantire la realizzazione dell'opera, ma con un altro approdo. Di questa ipotesi, in realtà, si è molto discusso anche in passato ma è sempre stata considerata fuori tempo massimo.

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