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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Pochi giorni alla presentazione delle liste

Tredici comuni al voto nel Salento tra ipotesi e candidati già in campo

Le sfide più attese restano Squinzano Otranto e Surbo per le vicende che hanno decretato la fine anticipata delle relative amministrazioni. Tornano alle urne anche altri due centri commissariati: Vernole e Veglie

LECCE – Sono tredici i comuni nel Salento che i prossimi 14 e 15 maggio saranno chiamati a rinnovare le proprie amministrazioni, ma solo otto lo faranno per la scadenza naturale del mandato mentre in cinque casi si tornerà a votare dopo l’esperienza del commissariamento.

In nessun caso ci sarà bisogno di ricorrere al turno di ballottaggio, visto che le realtà coinvolte nella tornata elettorale sono tutte inferiori ai quindicimila abitanti.

Sono gli ultimi giorni utili per la composizione delle liste che dovranno essere presentate entro la metà di aprile, a circa un mese esatto dalla competizione per il rinnovo dei consigli comunali: in alcuni centri, ci sono già i nomi ufficializzati dei primi candidati sindaco e si viaggia spediti nella composizione delle squadre a supporto; in altre, invece, lavori in corso sia nell’identificazione del capolista che negli “scudieri” che lo affiancheranno.

Le sfide più importanti, anche alla luce delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto le precedenti amministrazioni, si giocano a Squinzano e Otranto, comuni entrambi commissariati, uno per infiltrazioni criminali, l’altro per un presunto sistema di favori in cambio di voti, messo in piedi, secondo la tesi della Procura di Lecce, dagli ex amministratori dell’Ente.  

Otranto e Squinzano

La situazione nella città dei Martiri non ha subito sostanziali novità rispetto a qualche settimana. Pesa la tempistica con cui si andrà a votare che di fatto ha troncato ogni possibilità di interazione tra i gruppi in campo e di ipotesi alternativa rispetto allo schema politico uscente. Pertanto, la contesa elettorale sarà quasi certamente a due, con schieramenti che rappresenteranno le esperienze di maggioranza e opposizione della scorsa consiliatura.

L’ex sindaco, consigliere provinciale e senatore, Francesco Bruni, assessore alla cultura uscente della seconda amministrazione guidata da Pierpaolo Cariddi (quella durata pochi mesi), guiderà il fronte di quanti si riconoscono, al netto delle vicende giudiziarie, nell’esperienza amministrativa uscente, quella di “Otranto non si ferma”: e, infatti, ci sarà una riconferma di massa dei volti che hanno composto la lista del giugno 2022. Poche le eccezioni: passo indietro dell’ex assessora al turismo, Mimina De Donno, e il consigliere Gianfranco Stefàno, mentre dovrebbe far parte del gruppo Gianni Ricciardi, farmacista con trascorsi politici proprio ai tempi della precedente gestione Bruni.

Dall’altra parte, “Otranto è di tutti” va verso la candidatura a sindaco di Lavinia Puzzovio, già vicesindaca di Luciano Cariddi, fuoriuscita dalla maggioranza di “ViviAmo Otranto” nel 2017, e nelle ultime tre tornate elettorali, risultata sempre la più suffragata. Nella lista, tante conferme rispetto al 2022 a partire dai consiglieri uscenti, passando per Serena Paoletti, già consigliere comunale dal 2017 al 2022, con qualche possibile nuovo innesto.

A Squinzano, il centrodestra si presenta spaccato con l’ex sindaco Gianni Marra, che, a distanza di qualche giorno dalla decisione dei giudici della Corte d’Appello di Lecce che hanno respinto il reclamo del ministero dell’Interno ai fini del riconoscimento delle circostanze di incandidabilità dell’amministratore dopo lo scioglimento dell’ente, ha deciso di essere della partita. Nei giorni precedenti alla scelta, si era tentata una sintesi con l’altro ex primo cittadino, Mino Miccoli, intenzionato a candidarsi anche lui alla carica di sindaco, puntando su una terza ipotesi: ma lo stesso aveva autonomamente deciso di puntare sull’avvocato Mario Pede, di fatto rompendo il fronte. Per cui il centrodestra forzista si trova con Marra e quello della Lega con Pede. Tra i due litiganti, c’è Andrea Pulli, candidato sindaco dell’area progressista.  

Gli altri tre comuni commissariati

Partita aperta negli altri comuni commissariati: a Veglie, dopo lo scontro con quattro consiglieri e le conseguenti dimissioni, il sindaco uscente Claudio Paladini sembra intenzionato a correre per la poltrona di primo cittadino, ma è probabile che la competizione si presenti, proprio per le vicende politiche recenti, particolarmente frammentata con diverse proposte alternative in campo. 

A Vernole, dopo la caduta dell’amministrazione di Franco Leo, potrebbe profilarsi una sfida a due tra l’ex primo cittadino Ferdinando Pedaci e Mauro De Carlo, la cui candidatura è già stata ufficializzata. Lavori in corso per definire le liste.

Comune di Surbo

A Surbo la partita potrebbe essere a tre dopo la fine dell’esecutivo guidato da Ronny Trio a seguito di una profonda crisi amministrativa: in campo ci sarà Martina Gentile, che ha già ufficializzato la sua corsa e che il sindaco uscente ha indicato come responsabile della fine anticipata dell’amministrazione. Lo stesso Trio potrebbe riproporsi per tentare di ritrovare la poltrona di sindaco persa nei mesi scorsi. Per il centrodestra si dovrebbe puntare su Filomena D’Antini, attuale consigliera di parità della Provincia di Lecce.

Gli altri otto comuni al voto

Negli altri centri della provincia al voto, situazione in evoluzione: ad Alezio, il primo cittadino uscente, Andrea Barone, dovrebbe ricandidarsi, anche se a lungo si è fatto il nome del suo vice Roy De Santis in alternativa; nel gruppo di opposizione il candidato potrebbe essere l’ex sindaco Vincenzo Romano; si fa avanti l’ipotesi di altre proposte alternative a queste due, con il Movimento Cinque Stelle locale che si era proposto di lavorare a un proprio progetto.  

A Giurdignano, si va verso una sfida “old style” con l’attuale prima cittadina, Monica Gravante, già reduce da due mandati consecutivi che cerca la terza riconferma e che dovrà vedersela con Donato Fanciullo, il suo predecessore alla guida del Comune, che sfidò l’ultima volta nel 2008.

A San Donato di Lecce, il primo cittadino uscente, Alessandro Quarta, ha trovato un’intesa con l’ex sindaco Ezio Conte e la minoranza per un’alleanza che porti alla composizione di una lista unica tra maggioranza e opposizione. Ma la mossa non è piaciuta a tutti e con una nota delle scorse ore Anna Rita Perrone e Massimo Longo hanno preso le distanze dal sindaco: ora si pensa possa nascere una lista alternativa che raccolga gli scontenti dell'amministrazione Quarta e quanti non gradiscono l'operazione di aggregazione dell'opposizione. 

A Sannicola, il primo cittadino uscente, Mino Piccione, non sarà ricandidabile per la scadenza dei due mandati consecutivi: il candidato dell’amministrazione uscente dovrebbe essere il vicesindaco, Graziano Scorrano, mentre l’area dell’opposizione starebbe puntando sul nome dell’ex sindaco, Pippi Nocera. A Spongano sarà sfida a due tra l’uscente Gigi Rizzello e Mauro Polimeno, preside dello Stampacchia, che ha ricompattato il centrodestra cittadino.

A Montesano Salentino, potrebbe riproporsi la sfida di cinque anni fa col sindaco uscente, Giuseppe Maglie, che affronterà ancora Massimo Maglie, che guida una lista vicina al consigliere regionale, Donato Metallo. A Salve, il sindaco Francesco Villanova dovrebbe ricandidarsi, mentre ci sono lavori in corso per una proposta alternativa che dovrebbe provare a far convergere i gruppi “Salve 2023” e “Coordinamento civico”: i nomi che circolano sono quelli di Matteo Pepe e Nicola De Lecce. A Santa Cesarea Terme, Pasquale Bleve potrebbe correre per un terzo mandato: si attendono sfidanti.

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