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Annullata sentenza del Tar: sui rifiuti con Monteco la spunta Tricase

La condanna al Comune in primo grado riguardava somme richieste a titolo di revisione del canone e maggiori costi sostenuti

ROMA - Il ricorso di Monteco è inammissibile, perché sottratto alla giurisdizione del giudice amministrativo. Annullata, così, la sentenza di primo grado del Tar di Lecce che condannava il Comune di Tricase al pagamento di oltre 1 milione e 400mila euro. 

A esprimersi è stata la Quinta sezione del Consiglio di Stato, con una sentenza pubblicata il 31 gennaio scorso. La condanna al Comune, in favore dell’azienda che opera nel settore dei rifiuti, riguardava somme richieste a titolo di revisione del canone e maggiori costi che sarevbebro stati sostenuti per lo svolgimento del servizio. Si sta parlando, nella fattispecie, dello smaltimento dei rifiuti urbani, affidato dal Consorzio Ato LE/3, con un contratto stipulato il 27 giugno del 2008.

In esecuzione della sentenza di primo grado, pubblicata dal Tar di Lecce il 12 gennaio del 2016, la Monteco Srl aveva dunque richiesto al Comune di Tricase il pagamento di una cospicua somma.  Il Consiglio di Stato, tuttavia, accogliendo gli appelli proposti dall’amministrazione, rappresentata dall’avvocato Ernesto Sticchi Damiani, e dal Consorzio per la gestione dei rifiuti nell’ex Ato LE/3, difeso dall’avvocato Alessandro Distante, ha annullato la sentenza di primo grado, condannando la stessa Monteco Srl al pagamento delle spese legali in favore dei due ricorrenti. 
 

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