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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Antonella Vincenti: "Le donne alla conquista della politica con la doppia preferenza"

Il commento della coordinatrice regionale della conferenza donne democratiche in Puglia sulla doppia preferenza alle amministrative

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Le donne conquistano la politica, stavolta per davvero. La novità di quest'anno delle amministrative appena svolte è rappresentata dalla "sconosciuta" doppia preferenza di genere nei centri con oltre 5mila abitanti, prevista dalla legge 23 novembre 2012, n. 215, frutto di un lavoro largamente condiviso portato avanti talvolta con grande fatica sul territorio da Antonella Vincenti, coordinatrice regionale della Conferenza donne democratiche di Puglia.

La preferenza di genere, ovvero la possibilità di votare due candidati consiglieri purché un uomo e una donna della stessa lista, ha prodotto ottimi risultati nel riequilibrio di genere da Nord a Sud della Puglia. Un segnale importante di cambiamento che pone basi più solide per l'ingresso delle donne nei consiglio comunali.

Nel barese, sugli otto Comuni al voto, solo due hanno già gli organismi di rappresentanza completi, dunque è ancora presto per fare un bilancio "di genere". In provincia di Brindisi, anche a Carovigno si va al ballottaggio. A San Donaci, invece, a giochi fatti, 3 dei 10 consiglieri saranno donne, con un raddoppio della rappresentanza femminile in Consiglio
A Vico non c'erano donne in Consiglio, ora saranno 3. A Carapelle ce n'erano 2 e diventano 4. Inoltre, in questa tornata, sono state elette 3 nuove sindache nei centri al di sotto dei 15mila abitanti: Silvana Serrano (centrosinistra); Laura Gravante (centrosinistra) a Giurdignano e Lucia Luisi (centrodestra). Mentre altre due donne vanno ai ballottaggi nei Comuni più grandi: Paola Natalicchio a Molfetta e Tonia Gentile a Carovigno. Un segnale chiaro per il Consiglio Regionale che ha finora ignorato l'appello per l'introduzione della doppia preferenza in Puglia, nonostante la battaglia del Movimento 50/50. Ed anche la dimostrazione che il cambiamento può essere sostenuto non solo attraverso un mutamento di cultura politica, ma anche attraverso buone leggi.
"Un segnale - commenta Antonella Vincenti - che deve fare riflettere. L'auspicio e' che questo rinnovamento nella rappresentanza - che consente di amministrare in modo differente il territorio grazie all'impegno "rosa" - si ripeta alle prossime elezioni regionali. Votare le donne non è un voto perso, ma un valore aggiunto. Dare fiducia alle donne, madri, mogli e amministratici, rappresenta una scelta matura e un'alternativa alla pigrizia che ha contraddistinto la gestione della cosa pubblica degli ultimi decenni".

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