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La Biblioteca Sociale di Lecce Bene Comune apre con l'assessora Agnoli

Alle 18 di giovedì taglio del nastro in via Siracusa 110 nell'ambito del progetto "Il pane e le rose" selezionato dall'amministrazione comunale

LECCE – L’apertura di una biblioteca è sempre una buona notizia, ma il fatto che il luogo prescelto sia via Siracusa, nella zona 167 B, è degno di ulteriore rilevanza.

L’idea è dell’associazione Lecce Bene Comune, che alle ultime amministrative ha presentato una lista a sostegno del suo candidato, Luca Ruberti. La sede sarà quella dell’associazione, denominata “Macelleria Sociale”. L’inaugurazione è prevista per giovedì alle 18 alla presenza dell’assessora alla Cultura del Comune di Lecce, Antonella Agnoli, una delle più grandi esperte in Italia e non solo di organizzazione e gestione di spazi culturali.

L’iniziativa - incardianta nel titolo "Resistere leggendo. Esempi virtuosi di biblioteche, da via Rembrandt a Scampia" - rientra infatti nell’ambito del progetto “Il pane e le rose. Laboratori di scrittura e incontri di lettura” selezionata per il programma Lecce Città del libro 2017. A fare gli onori di casa, la presidente dell’associazione, Simona Cleopazzo e il responsabile del progetto di doposcuola “Pomeriggi in biblioteca”.

L’inaugurazione della Biblioteca sociale è l’iniziativa di apertura del progetto di Lecce Bene Comune “Il pane e le rose - Laboratori di scrittura e incontri di lettura”, selezionato nell’ambito del Programma di Lecce Città del Libro 2017.

“Per noi di Lecce Bene Comune – si legge in una nota a firma del coordinamento -, fare politica oggi vuol dire operare nelle mille frontiere del crescente disagio sociale, luoghi e contesti in cui il sistema dominante riverbera effetti drammatici. Tra i mille modi possibili per operare in questi contesti, stimolare la curiosità per la conoscenza rappresenta, sicuramente, quello capace di agire maggiormente in profondità. Con questo specifico progetto abbiamo scelto di fare tesoro di uno degli insegnamenti più chiari che la storia, antica e recente, ci abbia consegnato: leggere, scrivere e conoscere rappresentano, tutt’oggi, le più potenti armi di costruzione di massa di cui una società civile possa disporre”.

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