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Modifiche al Piano olivicolo nazionale: soddisfatto il Pd, frena invece il M5S

E' atteso ora dal voto dell'Aula il decreto del ministro Martina che contenute anche misure legate all'emergenza del disseccamento rapido dell'ulivo. Per Salvatore Capone si tratta di un risultato importante, per Giuseppe L'Abbate si poteva fare molto di più

ROMA – Giudizi di segno diverso sulle modifiche, approvate in commissione agricoltura della Camera, al decreto firmato dal ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, relativo al Piano olivicolo nazionale: Si tratt di uno strumento nel quale sono state riposte le speranza per incentivi che possano sostenere un comparto messo in ginocchio dall’emergenza dovuta al complesso del disseccamento rapido dell’ulivo, la cui diffusione è associata a quella del batterio della Xylella fastidiosa.

Per Salvatore Capone, deputato del Partito Democratico, l’approvazione in particolare degli emendamenti proposti dal suo gruppo “sul potenziamento delle risorse destinate al rilancio dell’olivicoltura nazionale e per il sostegno alle imprese colpite dalla xylella è un risultato importante e dimostra la bontà del lavoro di squadra. Adesso, ci auguriamo che l’aula confermerà gli emendamenti approvati e che hanno assorbito anche quelli presentati dal centro destra, sostenendo così un settore strategico per il nostro paese e, al contempo, un segmento rilevantissimo quale quello dell’olivicoltura salentina e pugliese”.

“Trentadue milioni di euro per il Piano olivicolo nazionale – ha detto Salvatore Capone - rappresentano cifre di tutto rispetto e indicano con nettezza la rilevanza di un settore che ha urgente necessità di ricollocazione sui mercati internazionali. Allo stesso tempo, sostenere le imprese colpite dalla diffusione della xylella fastidiosa significa sostenere il futuro dell’olivicoltura salentina e pugliese e sottolineare la rilevanza della ricerca e della sperimentazione per il settore”.

Per Giuseppe L’Abbate, parlamentare pugliese del M5S, i toni dovrebbero essere tutt’altro che trionfalistici: “Siamo riusciti a convincere tutte le altre forze politiche dell’esigenza della stesura di un piano olivicolo nazionale ma i fondi stanziati sono davvero lontani da quelle cifre auspicate sia da noi sia dalle associazioni di categoria ascoltate in audizione in Commissione. Ai 100 milioni di euro richiesti, si è fatto fronte con una cifra molto più bassa, pari appena a 32 milioni circa. Esprimo soddisfazione, invece, sul mantenimento da parte del governo dell’impegno contenuto nel mio ordine del giorno approvato durante la discussione del decreto sull’Imu agricola: per gli agricoltori colpiti da fitopatie come la xylella per gli olivi o il cinipide del castagno sarà possibile, dunque, ottenere interventi compensativi a valere sul Fondo di solidarietà nazionale”.

Il deputato pentastellato esprime rammarico per la bocciatura della richiesta delle sigle sindacali del settore -Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil -, le quali puntavano a garantire, per quei lavoratori agricoli dei territori colpiti dal disseccamento rapido dell’olivo, il riconoscimento delle giornate dell’ultimo anno standard. “La maggioranza – ha spiegato l’Abbate ha bocciato il nostro emendamento che prevedeva di andare incontro a questi lavoratori, prendendo come punto di riferimento non il 2014, dove la mosca olearia non ha permesso loro praticamente di svolgere le giornate solite, ma il 2013”.

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