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Arci Lecce contro la circolare Salvini: "Tutela legale gratuita per gli ambulanti"

L'associazione denuncia la strumentalità del provvedimento contro l'abusivismo sulle spiagge e garantisce assistenza dopo eventuali sanzioni

LECCE – Arci è pronta a offrire tutela legale a tutti gli ambulanti che incorreranno negli effetti della circolare Salvini diramata per “liberare” le spiagge italiane dall’abusivismo commerciale.

Si tratta di un provvedimento annunciato, ma che prevede lo stanziamento di risorse non ancora disponibili per l’assunzione di nuovi agenti di polizia locale. Molto difficile, dunque, che possa trovare attuazione già da questa estate. Del resto il contrasto all'abusivismo è già previsto e interventi in questo ambito sono già stati fatti nelle località rivierasche della provincia.

Intanto però Arci annuncia il suo impegno, nella convinzione che il vero obiettivo siano i cittadini di origine straniera che cerano di sbarcare il lunario: “Condanniamo con fermezza la scelta del Viminale, che nel nome della sicurezza ha lanciato l'ennesima demonizzazione dei migranti, dimenticandosi dei problemi reali delle coste, come i rifiuti, la cementificazione, gli scarichi fognari a mare. Non si può continuare a buttare fumo negli occhi degli italiani per distoglierli dai problemi reali e farli concentrare solo sulla provenienza geografica di chi ci sta intorno”. 

Secondo Anna Caputo, presidente provinciale di Arci, è sbagliata l’impostazione: “La sicurezza del territorio - e l'aumento del personale tra polizia locale e forze dell'ordine impegnato nei controlli - non passa attraverso tali azioni, ma tramite controlli capillari sulle interconnessioni criminali che danno lavoro nero, alimentano la prostituzione, gestiscono il mercato delle droghe pesanti, in particolar modo d'estate nelle zone di grande attrazione per i giovani". 

“Riteniamo caratteristico e pittoresco il passaggio dei venditori sulla spiaggia, tutt'altro che irregolari visto che la stragrande maggioranza di essi possiede apposita licenza per vendere e godono di un regime forfettario come tanti altri venditori ambulanti. Sono ormai un pezzo della nostra identità territoriale e in fondo: chi non ha mai comprato una collanina, un anello, un pareo o un materassino a mare”? 

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