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Area industriale Maglie-Melpignano: "Stato carente"

Congedo porta in regione lo stato dell'agglomerato industriale dell'area Maglie-Melpignano e chiede lumi all'assessore Capone. Dopo l'appello dell'Upi ancora caldo il tema del patto di stabilità

BARI - "Condizioni assolutamente carenti": definisce così, in una interrogazione a risposta scritta al Presidente Vendola e all'Assessore regionale Loredana Capone, il consigliere a Viale Capruzzi del Pdl, Saverio Congedo, la situazione dell'infrastrutturazione sia materiale che immateriale dell'agglomerato industriale di Maglie-Melpignano, del Consorzio per lo Sviluppo Industriale - Asi di Lecce, "privo ormai da troppo tempo di viabilità dignitosa, di pubblica illuminazione e di linea Asdl".

"Situazione - evidenzia Congedo - che provoca pesanti conseguenze sulle condizioni di lavoro, sulla competitività e sull'immagine delle aziende, anche di grande rilievo, ivi allocate, che devono così farsi carico di ulteriori handicap rispetto a quelli ordinari, che già penalizzano le imprese del Salento e più in generale del Mezzogiorno".

Nel chiedere "quali iniziative intenda il Governo Regionale assumere a sollievo di tale intollerabile situazione", Congedo domanda altresì "se risponde al vero che la questione della pubblica illuminazione era stata miracolosamente risolta in occasione della Festa della Taranta con l'attivazione ed accensione di appositi pali, che sarebbero stati poi rimossi all'indomani della manifestazione".

"Se così fosse - aggiunge -, sarebbe questa la mortificante conferma di quali siano le concrete attenzioni del Governo regionale rispetto alle politiche strutturali al servizio dello sviluppo e del lavoro, che - conclude Congedo - è il caso di dirlo, restano 'al palo'" .

Ma nel dibattito regionale trova spazio anche l'appello delle Province italiane al presidente Berlusconi per il riconoscimento dell'autonomia tributaria e la revisione del patto di stabilità, temi di cui si è discusso un incontro convocato dal presidente Nichi Vendola a Bari. Un problema derivante dal caos della questione si ritrova nel fatto che sono bloccati 100 milioni di euro, destinati alla manutenzione delle strade ex Anas, perché la Regione non può sforare quel patto di stabilità senza incorrere in drastiche sanzioni.

"Da tempo - spiega il capogruppo dello scudo crociato alla regione, Salvatore Negro - l'Udc ha rivolto un appello alla responsabilità da parte delle forze politiche che hanno maggior peso in Parlamento affinché vengano riviste le regole di quello scellerato patto che frena gli investimenti e lo sviluppo del nostro territorio. Noi contestiamo l'affermazione di qualche autorevole esponente politico del Pdl che le regole non possono essere riviste. Sicuramente non potranno essere riviste se non ci sarà la volontà politica di farlo. Allo stesso tempo denunciamo anche un colpevole ritardo delle forze politiche di opposizione che non hanno mai fatto una battaglia seria su questo tema preferendo parlare di 'primarie', tema che sicuramente appassiona solo gli addetti ai lavori e poco i cittadini".

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