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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Otranto

"Asfaltateci tutti”. Slogan e canti contro le “autostrade assassine”

Nel sit-in gandhiano di Otranto, gli ambientalisti ribadiscono la propria contrarietà a progetti ed infrastrutture "impattanti" e chiedono alle istituzioni di investire sulle "strade parco". Assenti i nomi importanti annunciati

OTRANTO - Le note di “Eppure soffia” e di altre celebri testi del miglior cantautorato italiano, gli striscioni appoggiati sul monumento ai Caduti, nel Piazzale degli Eroi del Lungomare, e la passione per un territorio, che passa dal grido contrario al “cemento” e all’“asfalto”: la calata degli ambientalisti non c’è stata questa sera, ad Otranto, ma un gruppo di circa trenta persone, espressione di vari comitati civici, convinte e partecipi hanno rappresentato la propria protesta, nel sit-in gandhiano contro i “progetti devastanti” in atto nel Salento e contro il “mito del progresso”, attraverso i consistenti raddoppi delle arterie stradali.

All’urlo di “ora, asfaltateci tutti”, gli ambientalisti hanno posto l’attenzione, in particolare, contro il progetto della statale 16, ribadendo la contrarietà alle “autostrade assassine” della natura e del paesaggio, chiedendo tutela per gli ulivi e l’“architettura contadina”. Tra le strade incriminate, ribattezzate come “folli progetti balneari, inutili, devastanti”, voluti da Anas, Regione e Provincia, compaiono la Lecce-Melendugno, la Maglie-OtrantoIl progetto della Ss 16-2, la Maglie-Leuca, la Talsano-Maruggio e le tangenziali “sprecone”.

Gli ambientalisti vogliono un sì deciso alle “strade parco”, per rinaturalizzare l’ambiente, con percorsi ciclopedonali ed aree attrezzate. Per il Forum Ambiente e Salute Salento e le reti civiche che hanno aderito alla manifestazione, c’è la necessità di “mettere in sicurezza le situazioni stradali pericolosi”, ma attraverso la promozione del “trasporto pubblico”.

“La Regione Puglia – dichiarano -, per rispettare il proprio piano paesaggistico, deve bloccare tali progetti autostradali, trasformandoli in strade parco: diversamente è complice del massacro del territorio, come per il proliferare del megafotovoltaico selvaggio sui campi”.

Non si sono visti, ad onor di cronaca, i vari personaggi del mondo della cultura e della politica, che erano stati annunciati tra quanti avrebbero preso parte alla manifestazione.

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