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Asporto dopo le 18, attività chiuse nei festivi: la nuova ordinanza della Regione

Stretta di Emiliano, valida fino al 6 aprile, d'intesa con Comuni e Province. Vietati gli spostamenti dal luogo di residenza, domicilio o abitazione per raggiungere le seconde case

LECCE – Giro di vite, in Puglia, per l'emergenza Covid-19. Il governatore Emiliano ha infatti emanato l'ordinanza 88 che dispone nuove misure urgenti. Vediamo, quindi, quali saranno le ulteriori limitazioni in vigore da domani (27 marzo) fino a dopo le vacanze di Pasqua (6 aprile).

Sono vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri comuni della Puglia per raggiungere le “seconde case”. Sono altresì vietati gli ingressi e gli spostamenti in Puglia delle persone non residenti, per raggiungere le seconde case in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza.

L'ordinanza prevede novità anche per le attività commerciali consentite dal decreto del 2 marzo 2021 in zona rossa che dovranno chiudere le saracinesche alle 18. Tali attività resteranno chiuse nei giorni festivi: 28 marzo (domenica della Palme), 4 aprile (Pasqua) e 5 aprile (Lunedì dell’Angelo).

Un'eccezione è prevista per le attività di vendita di generi alimentari, di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie e delle parafarmacie. Tali attività non chiuderanno durante i giorni festivi.

Ovviamente tutti gli esercenti dovranno garantire il rispetto delle solite norme di sicurezza: la distanza di un metro; gli ingressi scaglionati; divieto di sota nei locali oltre il tempo necessario all'acquisto.

L'asporto per bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie è consentito dalle 18 in poi, tramite prenotazione online o per telefono. I locali hanno anche l'obbligo di esporre un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse all'interno e contemporaneamente.

Per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro, i datori devono limitare la presenza dei dipendenti al solo caso delle attività indifferibili e che non possono essere svolte a distanza.

Le dichiarazioni di Regione, Anci e Upi

Il governatore Emiliano ha spiegato che l'ordinanza è stata emanata per venire incontro alle richieste dei sindaci, dei presidenti delle province e del partenariato, preoccupati del possibile dilagare dei contagi durante le festività pasquali.  

“Abbiamo fatto in modo che le regole siano uniformi su tutto il territorio regionale, senza creare disparità tra territori e comunità. Stiamo attraversano la terza ondata del coronavirus, con l’incognita delle varianti del covid che ci tiene sempre in allerta. Queste misure temporanee hanno lo scopo di tutelare al meglio la salute pubblica”, ha precisato il numero uno della Regione Puglia.

“Questa ordinanza è frutto di un grande lavoro di condivisione ed è un provvedimento omogeneo, con regole chiare per tutti – ha confermato il presidente Anci Puglia, Domenico Vitto -. L’invito che rivolgiamo ai cittadini è sul senso di responsabilità di ciascuno, che è l’arma migliore per affrontare questo periodo. Questo significa che bisogna evitare assembramenti di più persone che non siano parte dello stretto nucleo familiare”.

“Comuni, Province e Regione lavorano insieme per la tutela della salute dei cittadini. E insieme decidono le misure da prendere per limitare i contagi ed evitare l’innalzamento della curva – ha aggiunto il presidente regionale Upi, Stefano Minerva -. Le proposte sono nate da un attento e continuo confronto al fine di rendere più stringenti ed efficaci le strategie di contenimento. La Puglia è un luogo in cui il confronto tra Regione, Upi e Anci è diretto e continuo”.

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