rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Frecciarossa fino a Lecce: votano 54 Comuni, ma Ferrovie dello Stato snobba la Regione

All'assemblea dei sindaci, allargata alla deputazione parlamentare e regionale salentina, ha partecipato poco più della metà degli amministratori locali del territorio. L'incontro previsto nel pomeriggio tra il governatore Emiliano e l'ad Michele Elia è stato rinviato

LECCE - Forma e sostanza. L'assemblea dei sindaci della provincia di Lecce ha votato all'unanimità il documento che chiede il prolungamento fino al capoluogo salentino del collegamento garantito da pochi giorni con il Frecciarossa tra Milano e Bari. Ma l'incontro previsto nel pomeriggio di oggi tra il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Elia, pare destinato a saltare. Lo ha anticipato Loredana Capone, assessore allo Sviluppo Economico e l'ipotesi ha trovato conferma nel pomeriggio con la comunicazione del rinvio.

Ma già l'eventualità di uno slittamento aveva fatto sobbalzare dalla sedia l'eurodeputato Raffaele Fitto che nel corso del suo intervento ha sottolineato la scarsa attenzione dell'azienda per i rapporti istituzionali chiedendo quindi, come aggiunta al testo votato da tutte e 54 le amministrazioni presenti a Palazzo dei Celestini, la richiesta di un tavolo direttamente convocato dalla Presidenza del Consiglio il cui sottosegretario, Claudio De Vincenti aveva assicurato - alla Fiera del Levante - un interessamento diretto per dirimere la matassa.

All'assemblea hanno partecipato molti rappresentanti istituzionali salentini: i parlamentari Francesco Bruni, Roberto Marti, Rocco Palese per Conservatori e Riformisti, Diego De Lorenzis per il Movimento 5 Stelle, Salvatore Capone per il Partito Democratico; gli assessori regionali Loredana Capone e Salvatore Negro, i consiglieri Saverio Congedo, Mario Pendinelli e Ernesto Abaterusso, il sindaco di Brindisi Mimmo Consales. E' stato ques'ultimo a sferrare il primo fendente verbale a Ferrovie dello Stato, sostenendo che lo società non può presentarsi soggetto pubblico quanto si tratta di incassare i finanziamenti per poi difendere alcune scelte, come quelle di fermare il treno veloce a Bari, solo in nome del profitto.

Sulla stessa lunghezza d'onda il primo cittadino leccese, Paolo Perrone, che ha rimarcato come "il Salento si stia giocando dal punto di vista dello sviluppo turistico una competizione di carattere globale ed ecco perché - ha aggiunto - mi fa ridere Elia quando parla di ritorno economico". E' stato infatti calcolato dall'azienda che il prolungamento fino a Lecce comporterebbe una perdita di circa un milione di euro mentre l'istituzione di una coppia di convogli dal Salento per Milano porterebbe la cifra a quasi 6 milioni di euro. A questi numeri non credono i rappresentanti delle province del Grande Salento che attendono ancora di conoscere nel dettaglio il movimento di traffico sul proprio territorio. 

Loredana Capone ha ricordato come la battaglia per il Frecciarossa sia simile a quella, di qualche anno addietro, relativa ai voli low cost dagli aeroporti di Puglia: in pochi credevano nella convenienza economica e invece i dati sono positivi e l'incremento dei passeggeri sotto gli occhi di tutti.

Insomma centrodestra e centrosinistra fanno fronte comune in quella che può essere definita una necessaria ritualità. Il M5S non si sfila ma puntualizza: De Lorenzis, in risposta alla versione fornita da Abaterusso sull'emendamento che inserisce tra le opere prioritarie l'elettrificazione della linea Martina Franca-Gagliano del Capo (propedeutica all'idea della metropolitana di superficie), ha ricordato che i fondi oggi non ci sono e ci saranno solo se salterà per qualche motivo uno degli interventi previsti nel primo elenco del decreto Sblocca Italia. L'esponente pentastellato ha chiamato in causa le responsabilità dei governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni: "Se l'agenda politica ha dimenticato il Sud è perché si sono preferiti i grandi appalti al Nord", con relative mazzette.

Ci sono stati alcuni interventi anche da parte degli amministratori dei comuni salentini: Fabio Tarantino, sindaco di Martano, ha invitato la deputazione parlamentare e regionale alla coerenza, perché - ha detto - se si fa appello alla vocazione turistica del Salento per chiedere il prolungamente del collegamento con il Frecciarossa, allora non si può lasciare impunemente il via libera a quella che ha definito "l'industrializzazione del mare" con riferimento al gasdotto Tap e alle autorizzazioni per la ricerca di idrocarburi recentemente accordate dal ministero dell'Ambiente.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Frecciarossa fino a Lecce: votano 54 Comuni, ma Ferrovie dello Stato snobba la Regione

LeccePrima è in caricamento